Intervista a Fabrizio Macrì, Direttore della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera

Intervistiamo il Direttore della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, Fabrizio Macrí. Appassionato di Geopolitica ed Economia politica, è laureato in Scienze Politiche a Torino con tesi di laurea in Economia dell’integrazione europea. Ha un Master in Relazioni internazionali conseguito presso l’Università di Amsterdam con focus in Economia internazionale, un Executive MBA conseguito a Zurigo presso la Scuola di scienze economiche applicate dei Grigioni , un Certificato di studi avanzati in Controlling conseguito presso la Scuola di Scienze economiche applicate di Zurigo ed un certificato in Business planning conseguito presso la Scuola di Direzione Aziendale Bocconi.

Qual è attualmente lo stato dei rapporti commerciali tra l’Italia e la Svizzera?

I rapporti commerciali tra Italia e Svizzera stanno vivendo da anni un periodo di sostenuta crescita. Nel 2022 l’Italia ha esportato 31,1 miliardi di Euro in beni e servizi in Svizzera ed importato 18,5 miliardi con un saldo commerciale positivo di 12,6 miliardi. Interessanti sono i tassi di crescita registrati dal nostro export con un + 23,3% nel 2022 sul 2020 e + 14,2% sul 2021; ma attenzione alla Svizzera che tra il 2021 ed il 2022 ha fatto registrare un sostanzioso aumento delle sue esportazioni.

I prodotti italiani più esportati sono quello della moda (specie nel comparto del lusso), della farmaceutica e della metallurgia, ma acquistano sempre maggiore peso i mezzi di trasporto e le apparecchiature elettroniche ed elettriche. L’agroalimentare, sebbene in costante crescita si colloca al sesto posto tra i settori di esportazione dell’Italia.

Ci sono settori specifici in cui le imprese italiane stanno avendo successo nel mercato svizzero?

L’Italia è trainata in Svizzera dalla qualità, dalla reputazione e dallo status dei settori classici del made in Italy, considerati validi e soprattutto distintivi di uno stile di vita esclusivo cui gli Svizzeri, specie le nuove generazioni tengono molto. Moda, arredo e design italiano sono fortemente presenti sul mercato svizzero.

Tradizionalmente forti le nostre esportazioni di semilavorati e prodotti farmaceutici, settore nel quale l’Italia contende il primato produttivo proprio a Svizzera e Germania in Europa. Rilevantissima la presenza tecnologica ed industriale, comparto ne quale le nostre aziende se la giocano con le piccole e medie aziende tedesche e stanno beneficiando del processo di “re-shoring delle forniture” delle aziende svizzere da Far East all’estero vicino (in particolare Nord-Italia e Germania).

Quali sono i principali vantaggi e sfide che un'impresa italiana potrebbe incontrare nel cercare di approcciare il mercato svizzero?

Due vantaggi e due sfide. Il vantaggio delle più alte marginalità determinate dall’elevato potere di acquisto di aziende e privati svizzeri e dalla possibilità di costruire con i client rapporti solidi e duraturi basati prima su professionalità e competenza e poi anche su un legame di fidelizzazione determinata dal fattore umano nel quale gli italiani sono bravi e che viene apprezzato dagli svizzeri.

Le due sfide sono date dalla forte concorrenza in un mercato ricco ma a dimensioni limitate e dal rischio di doversi piegare a lavorare con intermediari più o meno seri che rischiano di erodere tutto il margine aggiuntivo che l’impresa italiana potrebbe realizzare in Svizzera.

Quali consigli darebbe ad un'impresa che desidera espandersi in Svizzera?

In Svizzera bisogna vincere la sfida della concorrenza (è un mercato maturo e molto ambito) e della diffidenza dettata dalla forte pressione all’ingresso che rende gli svizzeri cauti e conservatori nella scelta dei fornitori: aprire una filiale in Svizzera assumendo personale tecnico e commerciale locale può costituire un enorme vantaggio competitivo dal punto di vista dell’affidabilità percepita e della vicinanza al cliente.

Come supportate le imprese italiane che vogliono entrare nel mercato svizzero? Quali servizi e risorse offrite loro?

Per quanto riguarda il supporto commerciale all'ingresso sul mercato, offriamo una serie di servizi mirati a facilitare l'accesso delle imprese italiane al mercato svizzero. Questi includono ricerche di mercato approfondite per valutare le opportunità e le potenziali sfide legate al settore specifico in cui opera l'azienda. Attraverso l'analisi di fattibilità, siamo in grado di valutare la competitività dell'azienda italiana nel mercato svizzero e fornire raccomandazioni strategiche per massimizzare le possibilità di successo.

Inoltre, sosteniamo le imprese italiane nella ricerca di clienti diretti, identificando potenziali partner commerciali e stabilendo contatti con loro. La promozione e la comunicazione sono fondamentali per creare consapevolezza del marchio e favorire l'interesse dei clienti svizzeri. Offriamo servizi di consulenza per sviluppare strategie di promozione e comunicazione adatte al mercato locale, tenendo conto delle preferenze e delle peculiarità culturali svizzere.

Quali sono le principali normative e regolamentazioni che le imprese italiane devono considerare quando cercano di fare affari in Svizzera? Come può, la Camera di commercio italiana in Svizzera, fornire assistenza in questo ambito?

Quando un'azienda italiana si espande in Svizzera, è importante considerare che sta lasciando il mercato comune europeo e si sta dirigendo verso un'area protetta da diverse barriere all'ingresso. Queste barriere includono limiti tariffari e quantitativi imposti dalla dogana, l'obbligo di rappresentanza fiscale per le aziende che vendono servizi in Svizzera e hanno un fatturato globale superiore a 100.000 franchi, e la necessità di adeguare completamente il trattamento del personale dislocato in Svizzera, anche per periodi brevi, alle leggi svizzere sul mercato del lavoro.

In tutti questi ambiti, la Camera di Commercio offre assistenza alle imprese per garantire la conformità alla normativa locale.

**Quali sono i vantaggi di stabilire partnership o collaborazioni con imprese svizzere per le aziende italiane? **

Un’azienda italiana che riesca a consolidare la propria posizione in Svizzera potrà godere di un mercato ricco, dinamico e fortemente internazionalizzato, quindi anche con chance maggiori di accesso a partnership internazionali. Inoltre, sono in grandissima evoluzione il mercato dei beni strumentali, grazie al re-shoring sopra menzionato e l’ecosistema dell’innovazione delle start-up che godono qui in Svizzera di network forti e investimenti quasi doppi rispetto a quelli italiani

**Quali sono i settori di maggiore interesse per gli investimenti italiani in Svizzera? **

Senz’altro il Made in Italy nella fascia del lusso che può accedere ad uno dei paesi più ricchi al Mondo in termini di reddito pro-capite e capace di attirare persona facoltose da molti paesi vicini. Anche l’immobiliare, che gode di un sistema bancario favorevole per l’erogazione di mutui e ha garantito negli ultimi anni un apprezzamento degli immobili costruiti.

Anche il settore dell’innovazione trova qui un contesto fortemente strutturato con finanziamenti pubblici, investitori provati e strutture di incubazione ed accelerazione, consente di ridurre i rischi in un settore di per sé molto esposto.

**In che modo la Camera di commercio italiana in Svizzera promuove la conoscenza reciproca tra le imprese italiane e svizzere? Ci sono eventi o programmi specifici che favoriscono gli scambi commerciali tra i due paesi? **

Organizziamo regolarmente grandi eventi di networking, in cui marchi italiani e attori locali collaborano per consolidare le relazioni commerciali e valorizzare la nostra base associativa. Inoltre, promuoviamo eventi commerciali specifici in cui i fornitori italiani hanno l'opportunità di incontrare acquirenti svizzeri, sia in Italia che in Svizzera.

Sul nostro sito web (www.ccis.ch) è possibile trovare numerosi esempi di tali eventi. Oltre a ciò, offriamo servizi di consulenza e assistenza personalizzati, sia a livello commerciale che regolamentare, per aiutare le aziende ad affrontare le sfide del mercato svizzero. Inoltre, promuoviamo un'attività continua di integrazione tra gli ecosistemi innovativi italiani e svizzeri, con l'obiettivo di attrarre investimenti svizzeri nell'innovazione tecnologica italiana.

Quali sono alcuni esempi di successo di imprese italiane che hanno avuto successo nel mercato svizzero? Cosa possiamo imparare da queste esperienze di successo?

Gli esempi sono numerosi e molto diversi tra di loro, quindi, è difficile individuare dei tratti comuni alla base del loro successo: ci sono molte start-up ipertecnologiche fondate da scienziati italiani che stanno scalando con successo in Svizzera nei settori dell’agri-tech e delle life sciences; ci sono alcuni marchi classici del made in Italy come Technogym o Maserati che sono entrati ormai nelle abitudini di consumo degli svizzeri e sono riuscite a posizionarsi nel segmento più high end del mercato; ci sono aziende del settore edile che (anche in collaborazione con la Camera) vincono importanti appalti all’ONU o al CERN di Ginevra. Tratti comuni a questi casi di successo sono senz’altro competenza e qualità, flessibilità e customer care.

Sono infine tutte consapevoli che su un mercato così esigente e concorrenziale non pagano arroganza e tentativi una tantum di ingresso senza perseveranza e voglia di capire le esigenze e le peculiarità del mercato locale.

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