Intervista a Stefano Potortì, Presidente di Confassociazioni UK

Laureato in Economia Aziendale con specializzazione in Marketing Internazionale presso l’Università di Pisa, Stefano Potortì è un imprenditore Italo-Britannico che vive a Londra dal 2003. Fondatore e CEO di Sagitter training, è il Presidente di Confassociazioni UK.

Qual è l'impatto che Brexit ha avuto sulle relazioni commerciali tra Italia e Regno Unito e come affronta Confassociazioni UK queste sfide?

La Brexit ha portato notevoli cambiamenti e sfide nella relazione commerciale tra Italia e Regno Unito. La sua coincidenza temporale con la pandemia ha complicato ulteriormente la valutazione chiara degli effetti diretti dell'uscita del Regno Unito dall'UE. Sebbene i dati del 2021 mostrino un calo delle esportazioni britanniche verso l'Europa, il 2022 ha visto una ripresa. Ciò suggerisce che l'impatto iniziale della Brexit potrebbe essere stato temporaneo e che le relazioni commerciali tra Italia e Regno Unito potrebbero stabilizzarsi una volta definiti e consolidati i nuovi protocolli commerciali. Confassociazioni UK si è prontamente posizionata come punto di riferimento per i suoi membri in questo periodo storico complesso. Le regole post-Brexit, infatti, sono diverse da quelle che avevano precedentemente reso il Regno Unito, e in particolare Londra, una destinazione privilegiata per lavorare e per internazionalizzare le aziende. La nostra associazione si dedica costantemente a supportare e guidare i propri membri attraverso questo nuovo panorama. Manteniamo un dialogo continuo con i nostri associati, aggiornandoli sulle ultime evoluzioni normative e assicurandoci che siano pronti a sfruttare al meglio le opportunità emergenti nei prossimi mesi e anni.

Potrebbe condividere alcuni esempi di collaborazioni o iniziative congiunte tra le associazioni professionali italiane e britanniche promosse da Confassociazioni UK?

Da quando siamo partiti poco più di due anni fa sono state numerosissime le collaborazioni che si sono instaurate tra Confassociazioni Uk ed associazioni professionali presenti sul territorio. Siamo partiti con una collaborazione con la Camera di Commercio Argentina e l'Associazione dei Business Polacchi, a seguire abbiamo chiuso un protocollo d'intesa con l'Associazione degli Interim Managers e successivamente abbiamo allargato a diverse realtà incluse numerose associazioni nell'ambito dell'ospitalità. Da ultimo è nata una collaborazione con Institute of Hospitality che ci vede impegnati nella realizzazione di attività miranti a sopportare il settore dell'ospitalità e ad investire sulle nuove generazioni che vorranno affacciarsi a questo mondo. In aggiunta a ciò abbiamo creato collaborazioni miranti alla promozione del Made in Italy attraverso eventi congiunti, il prossimo dei quali sarà in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e ci vedrà coorganizzatori di una serata in cui daremo premi alle eccellenze nel mondo dell'ospitalità, serata che ha già ottenuto il patrocinio del Consolato D'Italia a Londra.

Quali sono, a suo avviso, i settori principali che offrono opportunità di crescita e di cooperazione tra Italia e Regno Unito?

L'Italia e il Regno Unito sono due paesi con economie avanzate e storiche relazioni commerciali e culturali. Considerando le peculiarità e i punti di forza di ciascuno, ci sono diversi settori che offrono opportunità di crescita e cooperazione quali i settori Turismo e Cultura, Moda e Design, Tecnologia e Innovazione, Energia e Sostenibilità, Industria Aerospaziale e Difesa e Agricoltura e Alimentazione. Metterei in evidenza, in particolare, il settore della Formazione Ricerca, con molte università di prestigio e istituti di ricerca in entrambi i paesi, esistono molte opportunità per scambi accademici, collaborazioni nella ricerca e partenariati tra istituzioni. L’Italia ed il Regno Unito hanno davvero una vasta gamma di opportunità per rafforzare i loro legami commerciali, culturali e accademici. La chiave sarà identificare le aree di reciproco interesse e lavorare insieme per sfruttare le rispettive forze.

In che modo Confassociazioni UK sta lavorando per sostenere l'internazionalizzazione delle imprese italiane nel mercato britannico?

Confassociazioni UK svolge un ruolo fondamentale nel facilitare l'internazionalizzazione delle imprese italiane che mirano a penetrare il mercato britannico. Questo avviene principalmente attraverso lo sviluppo delle Reti Professionali: Confassociazioni UK vanta un'ampia rete di professionisti e consulenti basati nel Regno Unito. Questi esperti, grazie alla loro profonda conoscenza del mercato locale e alle competenze specialistiche, sono in grado di fornire servizi di consulenza su misura per le aziende italiane, permettendole di navigare efficacemente nel contesto economico e normativo britannico. Affrontare un nuovo mercato richiede una comprensione dettagliata delle sue dinamiche. Avere dei referenti sul campo, che comprendono le sfumature culturali, legali e commerciali del Regno Unito, è di fondamentale importanza. Confassociazioni UK, attraverso i suoi membri, fornisce questo valore aggiunto, diventando una risorsa inestimabile per le aziende italiane che vogliono avere successo oltreoceano. Ogni azienda ha esigenze uniche e specifiche. Confassociazioni UK, grazie al suo vasto portfolio di professionisti, è in grado di offrire soluzioni personalizzate, indipendentemente dalla dimensione o dal settore dell'impresa italiana. Questo approccio su misura assicura che ogni azienda possa beneficiare di un percorso di internazionalizzazione ottimizzato e mirato.

Qual è la sua prospettiva sulla situazione attuale delle relazioni commerciali tra Italia e Regno Unito, e quali passi potrebbero essere compiuti per migliorarle?

Dopo la decisione del Regno Unito di uscire dall'Unione Europea (Brexit), le relazioni commerciali tra l'Italia e il Regno Unito hanno subito delle sfide. Questo ha comportato una maggiore incertezza legale e logistica per le imprese, con nuove procedure doganali, possibili tariffe e regolamentazioni diverse. Tuttavia, nonostante queste sfide, l'Italia e il Regno Unito mantengono forti legami commerciali. Entrambi i paesi riconoscono l'importanza reciproca come partner commerciali e stanno lavorando per superare gli ostacoli post-Brexit, in particolare promuovendo Accordi Bilaterali. Anche se l'accordo di libero scambio tra l'UE e il Regno Unito offre una struttura generale, potrebbero infatti esserci opportunità per accordi bilaterali specifici tra Italia e Regno Unito per facilitare il commercio in settori chiave. Dal canto nostro, come Confassociazioni Uk, possiamo contribuire attraverso l’organizzazione di seminari e workshop per le imprese per informarle sulle nuove regolamentazioni, procedure e opportunità nel post-Brexi e per aiutare le aziende a navigare meglio nel nuovo ambiente. Rafforzare i legami culturali può avere un impatto positivo sul commercio. Intendiamo anche contribuire a creare un ambiente favorevole agli investimenti, fornendo incentivi fiscali o altri benefici per le aziende che investono in entrambi i paesi. Identificare settori chiave, come tecnologia, sostenibilità o ricerca medica, dove la cooperazione può portare a benefici reciproci e lavorare insieme per promuovere partnership. Pur con le sfide del post-Brexit, le relazioni commerciali tra Italia e Regno Unito hanno ancora un grande potenziale. Con passi strategici e una collaborazione continua, entrambi i paesi possono beneficiare di una partnership commerciale forte e fruttuosa.

Come sta affrontando Confassociazioni UK la questione della mobilità della forza lavoro tra Italia e Regno Unito alla luce di Brexit e dei cambiamenti delle politiche di immigrazione?

Confassociazioni UK si dedica con particolare attenzione alla questione della mobilità lavorativa tra Italia e Regno Unito, soprattutto alla luce dei cambiamenti portati dalla Brexit e dalle nuove politiche di immigrazione. Il post-Brexit ha indiscutibilmente creato sfide in questo settore, introducendo complessità che non sono ancora state pienamente risolte. Di fronte a questi cambiamenti, Confassociazioni UK ha intrapreso diversi passi proattivi. In primis, la nostra associazione ha presentato proposte a livello istituzionale, puntando a influenzare le decisioni politiche in modo che siano adottate misure favorevoli alla mobilità dei lavoratori. L'obiettivo principale è di trovare soluzioni concrete che possano superare le difficoltà attuali e garantire un flusso di lavoro efficiente tra i due paesi. In parallelo agli sforzi istituzionali, abbiamo anche avviato iniziative concrete in collaborazione con i centri per l'impiego. Queste iniziative includono "open days", durante i quali i nostri associati hanno l'opportunità di incontrare potenziali candidati alla ricerca di lavoro. Questi eventi creano un ambiente in cui le aziende e i candidati possono conoscersi, facilitando l'incontro tra domanda e offerta lavorativa. Ad oggi, abbiamo organizzato con successo più di quattro di questi "open days", e i risultati sono stati estremamente positivi. Questi eventi hanno permesso ai nostri associati di reagire in modo proattivo ai cambiamenti del mercato del lavoro, generando nuove opportunità e stabilendo connessioni fruttuose. In conclusione, pur riconoscendo le sfide poste dalla Brexit, Confassociazioni UK si impegna attivamente per trovare soluzioni innovative e pratiche, garantendo che i suoi associati possano continuare a prosperare nel panorama lavorativo in continua evoluzione tra Italia e Regno Unito.

In che modo Confassociazioni UK ha adattato le sue strategie e priorità in risposta alla pandemia COVID-19 e al suo impatto sull'ambiente commerciale?

Confassociazioni UK, fondata a fine marzo 2021 durante una fase in cui la pandemia era in diminuzione, specialmente nel Regno Unito, ha prontamente adottato strategie mirate a massimizzare le opportunità di business per i suoi soci in un ambiente commerciale influenzato dalla COVID-19. Considerando le restrizioni iniziali alle attività in presenza, la nostra associazione ha rapidamente favorito gli scambi commerciali attraverso piattaforme online. Abbiamo riconosciuto la crescente importanza del digitale nell'era pandemica e abbiamo utilizzato strumenti online per mantenere attivi gli scambi e la cooperazione tra i soci. Successivamente, non appena le condizioni lo hanno permesso, abbiamo gradualmente spostato il nostro focus sulle attività in presenza, stabilendo collaborazioni sia con enti istituzionali che con partner privati. Questo ha consentito ai nostri soci di riconnettersi fisicamente con partner e clienti, ristabilendo legami commerciali più personali. In questo percorso, la nostra priorità principale è stata quella di esporre i nostri soci a un ampio spettro di opportunità commerciali. Per fare ciò, abbiamo lavorato incessantemente per garantire la massima visibilità ai nostri associati nel mercato, e abbiamo orchestrato azioni mirate di matching tra aziende e potenziali partner o clienti. Gli strumenti digitali sono stati un pilastro fondamentale del nostro adattamento. Ci hanno permesso di reagire con flessibilità alle sfide della pandemia, facilitando la connessione tra i soci e garantendo la continuità delle operazioni commerciali. In sintesi, Confassociazioni UK ha mostrato resilienza e innovazione nell'affrontare le sfide presentate dalla pandemia COVID-19, adottando strategie che hanno garantito sia la continuità delle operazioni che la crescita e lo sviluppo dei suoi soci in un ambiente commerciale in continuo cambiamento.

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