tag:blogger.com,1999:blog-47227409029544380032024-03-17T07:56:26.514-07:00Mercurpress NewswireIl giornale degli italiani all’estero. Organo ufficiale dell’Associazione TWSAdminhttp://www.blogger.com/profile/06006821150660423811noreply@blogger.comBlogger85125tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-979928958328093322024-02-28T03:47:00.000-08:002024-02-28T03:47:55.337-08:00Al Senato, il 27 marzo, gli Stati Generali dell’ingegneria dell’Informazione<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJknih-6vUtY8aU9aQQE23b5qu62Z2UmjSp34GFTk8aC_AP1J1rZMBSamVNvddYZWEHZ9zPyPsV1to7atM9Uq8MkYGxGSVbLmCO3uFEUO7M94EXkMWJhsooLNWnE8oo86RZbbYJ-SEmdLMHbNc04fmsv1R4XM3OLlR0SSs2-tCROFVkiiDQPKhImx29r4/s1600/IMG_2458.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="683" data-original-width="1084" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJknih-6vUtY8aU9aQQE23b5qu62Z2UmjSp34GFTk8aC_AP1J1rZMBSamVNvddYZWEHZ9zPyPsV1to7atM9Uq8MkYGxGSVbLmCO3uFEUO7M94EXkMWJhsooLNWnE8oo86RZbbYJ-SEmdLMHbNc04fmsv1R4XM3OLlR0SSs2-tCROFVkiiDQPKhImx29r4/s1600/IMG_2458.jpeg"/></a></div>
<p>Mercoledì 27 marzo 2024, dalle ore 9:00, presso la Sala Capitolare del Chiostro di Santa Maria sopra Minerva a Roma, si terranno gli "Stati Generali Ingegneria dell'Informazione 2024", evento organizzato su iniziativa della Sen. Clotilde Minasi. </p>
<p>I lavori affronteranno le principali tematiche e sfide dell'ingegneria dell'informazione, con l'obiettivo di stimolare il dialogo e il confronto costruttivo tra gli stakeholder del settore.</p>
<p>Previsti i saluti istituzionali della Sen. Minasi, dell'Ing. Domenico Perrini (Presidente CNI), dell'Ing. Massimo Cerri (Presidente Ordine Ingegneri Roma) e dell'Ing. Alessandro Astorino (Coordinatore C3 CNI).</p>
<p>Seguiranno le sessioni: </p>
<ul>
<li>"Libertà di stampa, digitale e fake news" coordinata dal Dott. Antonio Delfino con gli interventi dell'On. Paolo Emilio Russo, del Prof. Francesco S. Vetere, del Prof. Giuseppe Corasaniti e del Prof. Walter Quattrociocchi.</li>
<li>"Digital health humanities" coordinata dall'Avv. Marco Corica con gli interventi dell'On. Simona Loizzo, del Dott. Paolo Petralia, dell'Avv. Roberta Mancia, dell'Ing. Antonio Scorpiniti, dell'Ing. Paola Rocco, della Prof.ssa Annita Sciacovelli, dell'Avv. Gennaro M. Amoruso e del Dott. Michelangelo Bartolo.</li>
<li>"Intelligenza artificiale: benefici e rischi", coordinata dall'Avv. Giuseppe Proietti, vedranno gli interventi del Dott. Agostino Ghiglia, della Dott.ssa Luisa Franchina, dell'Avv. Luca Bolognini, della Dott.ssa Maria A. Spadorcia, dell'Ing. Diego Franzoni, del Dott. Matteo Forte e del Dott. Carmelo Cutuli.</li>
</ul>
<p>In quest’ultima sessione mattutina, verranno approfonditi i temi legati all'intelligenza artificiale e al suo impatto sulla società, con un confronto tra esperti sul delicato bilanciamento tra opportunità e criticità di queste tecnologie. </p>
<p>La sessione pomeridiana, coordinata dalla Dott.ssa Maria R. Ruggirello, si avvierà invece sul tema "Nuove tecnologie e AI: opportunità e strumenti digitali a tutela dei consumatori" che vedrà la partecipazione dell'On. Francesco Lollobrigida, dell'Ing. Carla Cappiello, dell'Avv. Giuseppe Sorrentino, dell'Avv. Alessandro De Propris, del Prof. Maurizio Pimpinella, dell'Ing. Mario Ascari e del Prof. Luigi Rizzi.</p>
<p>A seguire, la sessione "La trasparenza e la digitalizzazione nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici" sarà coordinata dall'Ing. Gennaro Annunziata e vedrà la partecipazione dell'On. Erica Mazzetti, dell'Ing. Massimo Sessa, dell'Avv. Francesca Ottavi, dell'Ing. Sandro Catta, dell'Ing. Andrea De Maio e del Dott. Vincenzo Varchetta.</p>
<p>A conclusione, spazio al tema "Blockchain e informazione", con una tavola rotonda coordinata dall'Avv. Salvatore L. Furnari e gli interventi del Dott. Alessandro Orsetti, dell'Ing. Pasquale Sorgentone, dell'Ing. Massimo Staniscia, del Dott. Mirko Maggiore, del Dott. Alan Taronna, dell'Ing. Francesco Betrò e dell'Ing. Antonio Napolitano.</p>
<p>I lavori del convegno saranno trasmessi in diretta streaming sul canale WebTV (<a class="autolink" href="https://webtv.senato.it">https://webtv.senato.it</a>) e sul canale YouTube (<a class="autolink" href="https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano">https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano</a>) del Senato della Repubblica. La partecipazione all'evento riconosce n. 6 CFP agli ingegneri iscritti all’Albo.</p>
<p>L'accreditamento per gli ospiti è disponibile al seguente link: <a class="autolink" href="https://statigenerali2024.eventbrite.it">https://statigenerali2024.eventbrite.it</a></p>Adminhttp://www.blogger.com/profile/06006821150660423811noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-51741537611102577792024-02-13T01:17:00.000-08:002024-02-13T01:17:26.522-08:00Relazioni Italia-Australia: il 22 febbraio la presentazione di Confassociazioni Australia al Senato<p>Su iniziativa del Sen. Francesco Giacobbe, Segretario della 9a Commissione Permanente del Senato (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare), si terrà il prossimo 22 febbraio (ore 10:30), presso la Sala dell'Istituto Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica la presentazione di Confassociazioni Australia. </p>
<p>All'incontro, parteciperanno il Sen. Giacobbe, parlamentare eletto nella circoscrizione estera Africa, Asia, Oceania, Antartide, Angelo Deiana, Presidente di CONFASSOCIAZIONI e Carmelo Cutuli, Vicepresidente di Confassociazioni International con delega ai rapporti con Nord America e Australia ed il Presidente di Confassociazioni Australia, l'Avv. Giovanni Patti.</p>
<p>L'Italia e l'Australia sono collegati da vincoli storici e condividono significative relazioni commerciali in diversi settori, con un consistente flusso di esportazioni dall'Italia all'Australia che supera i 4 miliardi di euro. Entrambe le economie altamente sviluppate del G20, Australia e Italia attualmente vantano un buon livello di interazione commerciale e, soprattutto, ampie prospettive di miglioramento. Tuttavia, la pandemia da COVID-19 ha determinato una significativa contrazione degli scambi tra i due paesi nel periodo 2020-2021. Nonostante ciò, i valori degli scambi sono aumentati costantemente, raggiungendo i 4,443 miliardi di euro nel 2021 e i 5,818 miliardi di euro nel 2022. Sebbene le importazioni di beni australiani in Italia abbiano registrato un raddoppio nel 2022 rispetto al 2021, il saldo commerciale rimane significativamente a favore dell'Italia, con 4,7 miliardi di euro di esportazioni nel 2022.</p>
<p>“Tutte le iniziative - ha dichiarato il Sen. Francesco Giacobbe - che permettono la promozione d’Italia nel mondo sono benvenute e importanti perché di interesse strategico per il nostro Paese. Per quanto riguarda l’Australia, poi, ci sarebbero mille motivi per promuovere l’intensificazione dei rapporti bilaterali, fra questi tre in particolare: la popolazione di origine italiana in Australia rappresenta circa il 5% della popolazione totale; l’Australia può rappresentare il gateway naturale per espandere la presenza italiana nell’Indo-Pacifico; l’interesse dell’Australia per i Paesi europei è elevato, infatti il governo federale sta negoziando un Free Trade Agreement con l’UE. La presenza di Confassociazioni in Australia va nella direzione di intensificare i rapporti fra Italia e Australia e sono certo che essa metterà il massimo impegno per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il mio in bocca al lupo va al presidente della sezione Australia, Giovanni Patti, buon lavoro.”</p>
<p>Il Presidente di CONFASSOCIAZIONI Angelo Deiana ha dichiarato "L'inaugurazione del branch Australia di Confassociazioni sottolinea l'impegno della nostra Confederazione nel valorizzare il contributo delle comunità italiane all'estero. L'apertura di questa nuova sede testimonia la volontà di rafforzare la rete globale di Confassociazioni, con l'obiettivo di diventare una confederazione di associazioni professionali a livello internazionale. Stiamo lavorando alla costituzione di altri branch esteri, consapevoli del grande potenziale delle comunità italiane nel mondo. Vogliamo creare nuove opportunità di scambio e collaborazione tra i professionisti e le imprese dei vari Paesi in cui siamo presenti.”</p>
<p>Carmelo Cutuli, Vicepresidente di Confassociazioni International con delega al Nord America ed Australia, ha aggiunto. “Auguro buon lavoro al Presidente Giovanni Patti e a tutto il team di Confassociazioni Australia per questo nuovo ed entusiasmante progetto. L'apertura di un branch in Australia rappresenta una tappa fondamentale per la crescita internazionale di Confassociazioni, Italia ed Australia sono unite da vincoli storici e da solidi rapporti commerciali. Sono certo che Confassociazioni Australia, forte della professionalità del suo team, saprà creare nuove sinergie tra i professionisti e le imprese dei due Paesi, favorendo lo scambio di competenze ed esperienze”.</p>
<p>“Ritengo, - ha evidenziato il Presidente di Confassociazioni Australia, Giovanni Patti - che le solide relazioni tra l’Italia e l’Australia abbiano notevolmente contribuito a determinare un legame molto forte tra i due Paesi. Italia e Australia condividono una lunga storia di amicizia e cooperazione, ne è prova anche la numerosa e molto ben integrata comunità italiana in Australia. Confassociazioni è impegnata attivamente nel rafforzare questi legami attraverso la promozione del Made in Italy, l’organizzazione di iniziative volte a favorire scambi commerciali e culturali tra i due Paesi, nonché nel rendere le rispettive comunità sempre più partecipi delle opportunità che si presentano in Australia e/o in Italia. È mio sincero auspicio, come presidente di Confassociazioni Australia, che le relazioni tra Italia e Australia possano continuare a svilupparsi trovando anche degli ulteriori strumenti di integrazione e cooperazione che possano ulteriormente rafforzare un legame già ben solido”.</p>
<p>Il Branch australiano di Confassociazioni rientra nella strategia di internazionalizzazione di CONFASSOCIAZIONI (Pres. Angelo Deiana) e Confassociazioni International (Pres. Gianni Lattanzio) e si unisce agli altri branch internazionali: Canada (Pres. Paolo Quattrocchi); Spagna (Pres. Ercole Rovida); UAE (Pres. Guido Sperzaga); UK (Pres. Stefano Potortì); USA (Pres. Claudio Frasca).</p>
<p>“Siamo certi - conclude Deiana - che il branch Australia saprà dare un contributo prezioso alla promozione della cultura e dell'imprenditoria italiana. Auguriamo buon lavoro al Presidente Patti e a tutto il team, certi che questa nuova realtà saprà valorizzare le competenze e le eccellenze della comunità italiana in Australia”.</p>
<p>I lavori dell'incontro saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube del Senato della Repubblica (<a class="autolink" href="https://webtv.senato.it">https://webtv.senato.it</a>). L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima. Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in alcun modo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo. I giornalisti e gli ospiti devono accreditarsi scrivendo a: <a class="autolink" href="mailto:ferdinando.manzo@senato.it">ferdinando.manzo@senato.it</a> </p>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg45EBZlucSWtAGMAyGbtH29TkS6f9WNf8Tfqz4UK6-JtDHzBrVpaZiyoHCC9BWLJgIOP5RKcwKq75hPJ0ObajysGF5w_Xes1006ZgxwEcRfngfHY2ijqP5c6-eXX0bG5tP_IjJlDBPhm2GhvcIp_5I4PL-7iBFnyigJX4nXPtROjMdN7dd8gckGVov6CQ/s1600/f804a18b-1c3f-47e4-b7de-ec9a3b4402e3.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1132" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg45EBZlucSWtAGMAyGbtH29TkS6f9WNf8Tfqz4UK6-JtDHzBrVpaZiyoHCC9BWLJgIOP5RKcwKq75hPJ0ObajysGF5w_Xes1006ZgxwEcRfngfHY2ijqP5c6-eXX0bG5tP_IjJlDBPhm2GhvcIp_5I4PL-7iBFnyigJX4nXPtROjMdN7dd8gckGVov6CQ/s1600/f804a18b-1c3f-47e4-b7de-ec9a3b4402e3.jpeg"/></a></div>
Carmelo Cutulihttp://www.blogger.com/profile/10916378424953576225noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-30355956207310194442024-02-02T04:00:00.000-08:002024-02-02T04:00:34.469-08:00L'Intelligenza Artificiale può rivoluzionare la Pubblica Amministrazione?<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUKRn1YUNWrCPnNTqAVeYM6p5_-1j1I7WtpGPjdFuOiSY2FGhEsdlHWAlW6cK3lAC5TVkfLBWBNQtdLVfNGaVnG0wFwDe4MZltXwjIWGDy8K3Yii0DPOZ47HR7_2F8mb-p0sND1LsjBKqWqISBNohvzgR8V4Lr6Z9v8bxwCUo49gW4v9sVzNzjBlEeg-Wl/s1600/IMG_2160.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="739" data-original-width="1000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUKRn1YUNWrCPnNTqAVeYM6p5_-1j1I7WtpGPjdFuOiSY2FGhEsdlHWAlW6cK3lAC5TVkfLBWBNQtdLVfNGaVnG0wFwDe4MZltXwjIWGDy8K3Yii0DPOZ47HR7_2F8mb-p0sND1LsjBKqWqISBNohvzgR8V4Lr6Z9v8bxwCUo49gW4v9sVzNzjBlEeg-Wl/s1600/IMG_2160.jpeg" /></a></div>
<p>L'Intelligenza Artificiale rappresenta una grande opportunità di innovazione e miglioramento per la Pubblica Amministrazione, ma il suo utilizzo va gestito con saggezza e attenzione alla centralità delle persone. È questo il cuore del nuovo libro "Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione" scritto da Carmelo Cutuli, esperto di relazioni istituzionali, e pubblicato da ISSRF. </p>
<p>Attraverso numerosi esempi concreti di applicazione dell'AI - dall'automatizzazione di processi all'analisi predittiva dei dati, dall'assistenza virtuale 24/7 alla mappatura dei rischi ambientali - il volume mostra i benefici in termini di efficienza e miglioramento dei servizi che l'Intelligenza Artificiale può portare al settore pubblico. Allo stesso tempo, l'autore pone l'accento sui possibili rischi e limiti etici di un uso incontrollato di queste tecnologie, sottolineando l'importanza di mantenere sempre una visione umano-centrica dove la componente umana resta insostituibile. </p>
<p>La soluzione proposta è quella di una "PA aumentata", in cui le capacità del personale vengono amplificate dalle potenzialità dell'AI in un processo di integrazione virtuoso. Come afferma Angelo Deiana nelle conclusioni del libro, "l'automazione non sostituisce ma piuttosto potenzia il fattore umano". </p>
<p>"Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione" si propone quindi come una valida guida per comprendere vantaggi e criticità dell'applicazione dell'AI nel settore pubblico, fornendo spunti concreti per gestire consapevolmente questa innovazione salvaguardando i valori del servizio ai cittadini.</p><b>
Il libro è disponibile in formato paperback su Amazon: <a href="https://www.amazon.it/dp/B0CRRDCDT4">https://www.amazon.it/dp/B0CRRDCDT4</a></b>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-38822155223981991012023-11-16T05:57:00.000-08:002023-11-16T05:57:44.963-08:00L’avvocato Giovanni Patti nominato presidente di Confassociazioni Australia<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisAxzdhJLmHa-HxlwdTlJedirdsz8lfnO5nYt5xuGE6tSJowwcTc2RLRIE0lXGrx1SqctmvC8oonr8kBUtdfkZLu2_wevbiN5zowu1AJVCN8JBP8nk7n5elBhq72rKd3X6MalPSGvTgA3L9wQ-lhgQg9qMPaJXJWDlpXsb-B5jLYwxutWYBfu5QIzAmYE/s1600/IMG_1806.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="667" data-original-width="1000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisAxzdhJLmHa-HxlwdTlJedirdsz8lfnO5nYt5xuGE6tSJowwcTc2RLRIE0lXGrx1SqctmvC8oonr8kBUtdfkZLu2_wevbiN5zowu1AJVCN8JBP8nk7n5elBhq72rKd3X6MalPSGvTgA3L9wQ-lhgQg9qMPaJXJWDlpXsb-B5jLYwxutWYBfu5QIzAmYE/s1600/IMG_1806.jpeg"/></a></div>
<p>“Siamo lieti di annunciare la nascita di Confassociazioni Australia. La nuova branch si aggiunge a quelle di Regno Unito, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti e Canada, a consolidamento della rete internazionale di CONFASSOCIAZIONI, che la posiziona come rete di riferimento per le relazioni e le collaborazioni tra le comunità professionali e imprenditoriali italiane e internazionali”. Lo ha annunciato in una nota Angelo DEIANA, Presidente di CONFASSOCIAZIONI, insieme a tutto l’Ufficio di Presidenza, formato da Riccardo ALEMANNO, Vice Presidente Vicario, Franco PAGANI, Vice Presidente Vicario Aggiunto, e Federica DE PASQUALE, Vice Presidente Nazionale.</p>
<p>La Presidenza di Confassociazioni Australia è stata affidata all'avvocato Giovanni PATTI, professionista di grande esperienza e competenza in campo internazionale, che è stato incaricato di guidare e coordinare le attività della nuova branch. L’avvocato Patti è il Resident Partner dello Studio legale internazionale Giambrone & Partners dove, in particolare, gestisce i dipartimenti dell’Internazionalizzazione delle PMI e delle Startup d’Impresa.</p>
<p>"Siamo entusiasti di ampliare la nostra presenza internazionale con l'apertura di una nuova branch in Australia - ha dichiarato il Presidente di Confassociazioni International, Gianni LATTANZIO - perché questo passo rappresenta un'importante opportunità per promuovere le relazioni e le sinergie tra le business community italiane e australiane. Confidiamo nella leadership e nell'esperienza dell'avvocato Patti e della sua grande squadra per guidare e sviluppare le attività della Confederazione in Australia".</p>
<p>"È un grande onore assumere questa Presidenza - ha commentato il nuovo Presidente di Confassociazioni Australia, Giovanni PATTI - ed è per questo che lavorerò con impegno per promuovere l'interscambio di conoscenze, competenze e opportunità. Sono convinto che questa nuova branch rappresenterà un punto di riferimento per entrambe le comunità e per lo scambio di esperienze e, soprattutto, business tra le nostre due nazioni.".</p>
<p>"L'apertura della branch australiana - ha concluso Carmelo CUTULI, Vice Presidente di Confassociazioni International con delega ai rapporti con gli Stati Uniti, Canada ed Australia - rappresenta un passo significativo per rafforzare i legami tra le comunità professionali italiane e australiane, nonché per consolidare la presenza di Confassociazioni a livello internazionale".</p>
<p>“Nel Decennale della sua fondazione - ha concluso il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA - e con oltre 1 milione e 270mila iscritti e 760 organizzazioni professionali, manageriali e di impresa confederate, CONFASSOCIAZIONI è strategicamente impegnata nello sviluppo a livello internazionale, promuovendo gli interscambi di business a livello globale. Siamo fortemente impegnati nell’esportare il nostro modello di rete a livello internazionale ed è per questo che continueremo a lavorare per promuovere la crescita e il successo delle imprese e dei professionisti italiani all'estero, creando opportunità di networking e collaborazione a livello globale”.</p>Adminhttp://www.blogger.com/profile/06006821150660423811noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-74427214693297486792023-11-11T10:16:00.003-08:002023-11-11T10:17:51.656-08:00Seminario Communia: Patrimonio antropologico e paesaggistico. Dalla conservazione ai laboratori di comunità<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5HEAZOxJuEWrirbGlppKzpAjMcgxQ-n3MnAT3x-EIsghMonJ2sbSQUGb5IwuRKiZhmRraz67YHwbxlrUlAJSJAiSuvWcRjHJKZyarE2hBWFcv-FV5bIdbn2PVGTwotRIpBUWoTawOPrOfz_3G6DZpXu4cRbBYQvgxM6dqIJZMFM6SDz22zxj4OR3pqKM/s1600/communia.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1131" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5HEAZOxJuEWrirbGlppKzpAjMcgxQ-n3MnAT3x-EIsghMonJ2sbSQUGb5IwuRKiZhmRraz67YHwbxlrUlAJSJAiSuvWcRjHJKZyarE2hBWFcv-FV5bIdbn2PVGTwotRIpBUWoTawOPrOfz_3G6DZpXu4cRbBYQvgxM6dqIJZMFM6SDz22zxj4OR3pqKM/s1600/communia.jpeg"/></a></div>
<p>Il 15 novembre 2023 si terrà il quinto seminario permanente sui beni comuni organizzato da Communia - Rete permanente per i beni comuni. L'incontro, dal titolo "Patrimonio antropologico e paesaggistico. Dalla conservazione ai laboratori di comunità", vedrà la partecipazione di Vincenzo Linarello, Presidente del Goel Gruppo Cooperativo, Annibale Salsa, Presidente del gruppo di lavoro “Popolazione e cultura” della Convenzione delle Alpi, e Johnny Dotti, Presidente della Fondazione Communia. La moderazione sarà curata da Cinzia Rossi, tesoriera della Fondazione Communia.</p>
<p>I relatori si confronteranno sul tema di come garantire che partecipazione e innovazione cammineranno insieme nella gestione dei beni comuni, su come trasformare luoghi di oppressione in luoghi di espressione, e su come creare nuovi spazi di vita e di benessere attraverso la valorizzazione del patrimonio antropologico e paesaggistico.</p>
<p>La conoscenza dei beni comuni richiede un'interazione continua nel tempo e nello spazio, che porta a definire paesaggi condivisi, con valori, regole e istituzioni frutto del lavoro comune. I relatori discuteranno esempi concreti di come si potranno creare nuovi modelli di gestione partecipata e inclusiva per conservare e rigenerare il patrimonio culturale e naturale.</p>
<p>L'incontro si concluderà con un confronto tra i soci della rete Communia, che lavora per riportare al centro i beni comuni superando la dicotomia pubblico-privato, promuovendo nuove forme di tutela, valorizzazione e gestione partecipata. Il seminario ribadirà l'importanza di coinvolgere le comunità locali per generare valore condiviso a beneficio delle generazioni future.</p>
Adminhttp://www.blogger.com/profile/06006821150660423811noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-9603013329844967812023-11-09T03:33:00.002-08:002023-11-09T03:33:25.958-08:00Basandja: Una riflessione sull'ecologia ancestrale e la nuova umanità<p>Presso la Pontificia Università Antonianum si terrà un evento speciale dedicato alla riflessione sull'ecologia ancestrale e la costruzione di una nuova umanità. L'evento sarà moderato dal noto cineasta Petna Ndaliko Katondolo e vedrà la partecipazione di ospiti speciali, tra cui il professor Luca Attanasio. La serata sarà introdotta dalla professoressa Cinzia Rossi, docente di Antropologia organizzativa, Facoltà di filosofia della Pontificia Università Antonianum.</p>
<p>Il film "Basandja", diretto da Petna Ndaliko Katondolo, sarà il punto di partenza per una discussione approfondita sul concetto di ecologia ancestrale. Basandja, una parola Topoke, esprime un codice di condotta tradizionale per la cura dell'ambiente e per garantire l'equilibrio tra gli esseri viventi. Questo film affascinante e coinvolgente ci guiderà alla scoperta di antiche pratiche di rispetto e armonia con la natura, che possono fornire preziose lezioni per affrontare le sfide ambientali attuali.</p>
<p>Petna Ndaliko Katondolo, proveniente dalla tribù Yira, discendente del clan Basukali delle terre di Masereka e Kitamiaka nella parte orientale dell'attuale Repubblica Democratica del Congo, è un custode della memoria e un narratore con lo spirito di parentela degli elefanti. La sua esperienza e la sua sensibilità etnografica si fondono nell'opera cinematografica "Basandja", che offre uno sguardo intimo e autentico sulla connessione tra l'umanità e l'ambiente.</p>
<p>Il panel di discussione, moderato dal professor Luca Attanasio, offrirà agli spettatori l'opportunità di approfondire il tema dell'ecologia ancestrale e di esplorare come questa prospettiva possa contribuire alla costruzione di una nuova umanità. Ospiti speciali, esperti di antropologia e conservazione ambientale, condivideranno le loro conoscenze e prospettive in un dibattito coinvolgente e stimolante.</p>
<p>L'evento si svolgerà presso la Pontificia Università Antonianum, in Via Merulana n° 124, a Roma, il 13 novembre 2023, dalle ore 14:00 alle 16:00. Sarà un'occasione unica per esplorare il legame tra la nostra eredità ancestrale e la salvaguardia dell'ambiente, aprendo nuove prospettive per una convivenza sostenibile tra gli esseri umani e il pianeta Terra.</p>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjzIOumTLS3I5OYcMzvcSDMlxG-lebJiB5RfKSfJYnwqqfsdYez3cL-3eVI9gwENbvQAibZvEP4JZCYb-cWDf6cCc-z4LczT4E0doT0QE4ekneK3yaOvkkR4XcN5CgNDOjqDlc5hIJqZU0AODqbcZkV8ET_4Z_ScT-XCSr9svjYWQbHipaF_F5CCozjb8/s1600/IMG_1730.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1131" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjzIOumTLS3I5OYcMzvcSDMlxG-lebJiB5RfKSfJYnwqqfsdYez3cL-3eVI9gwENbvQAibZvEP4JZCYb-cWDf6cCc-z4LczT4E0doT0QE4ekneK3yaOvkkR4XcN5CgNDOjqDlc5hIJqZU0AODqbcZkV8ET_4Z_ScT-XCSr9svjYWQbHipaF_F5CCozjb8/s1600/IMG_1730.jpeg"/></a></div>Adminhttp://www.blogger.com/profile/06006821150660423811noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-12989069645072780402023-10-16T10:14:00.002-07:002023-10-16T10:14:26.085-07:00Seminario Communia "Giustizie e privacy: Cittadini 2.0 - Libertà e giustizia sociale del mondo digitale. Diritti e doveri di cittadinanza"<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA6TjRHEpYLEl7nihQjtoRmjyXnFwcG8t3ArsiQGWPXWEaWwPd62VtrbPgNUo1kGnRaIrCoLAn2QhGoCT1xwwmrlvePdfHv36wR0IrHWQSQ4zI-vRFc0S2LpetAPUaudzRzclUildHTIs9-uHi_dVyyVFdgan6_oDBCVA-79bwQ4q1H_EfsOhzTvxJsyPv/s1600/locandina-communia.JPG" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1131" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA6TjRHEpYLEl7nihQjtoRmjyXnFwcG8t3ArsiQGWPXWEaWwPd62VtrbPgNUo1kGnRaIrCoLAn2QhGoCT1xwwmrlvePdfHv36wR0IrHWQSQ4zI-vRFc0S2LpetAPUaudzRzclUildHTIs9-uHi_dVyyVFdgan6_oDBCVA-79bwQ4q1H_EfsOhzTvxJsyPv/s1600/locandina-communia.JPG"/></a></div>
<p>Communia, la Rete permanente per i beni comuni, è lieta di annunciare il quarto Seminario permanente sui beni comuni, che si terrà il 18 ottobre 2023 alle 18:30 online.</p>
<p>Il tema del seminario sarà "Giustizie e privacy: Cittadini 2.0 - Libertà e giustizia sociale del mondo digitale. Diritti e doveri di cittadinanza". Questo evento mira a sollevare questioni fondamentali sulla giustizia ambientale e digitale, oltre ai diritti delle generazioni future.</p>
<p>Questo evento si propone di affrontare la sfida di un destino comune, esplorando ciò che possiamo fare per fermare il consumismo delle risorse non rinnovabili e quantificare ciò che stiamo perdendo. Il seminario incoraggerà i partecipanti a riscoprire il Pianeta attraverso le nostre azioni/impegni con gli altri e la natura che ci circondano. Non si tratta di una conoscenza per consumare, si tratta di una conoscenza per trasformare.</p>
<p>Gli interventi saranno guidati da esperti di spicco nel campo, tra cui: Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali; Vincenzo Pepe, Presidente Nazionale Fare Ambiente; Johnny Dotti, Presidente della Fondazione Communia,</p>
<p>Il confronto con i soci avrà luogo durante il seminario, moderato da Cinzia Rossi, Tesoriere della Fondazione Communia. Il seminario si concluderà alle 20:00. </p>
<p>Per informazioni: info.retebenicomuni@gmail.com</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-17153161501291536532023-09-28T10:56:00.002-07:002023-09-28T10:56:20.822-07:00Come essere competitivi per fare business negli Stati Uniti<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlbNr-FCeteYVm9eR-tRY28hHl6Pw4gwjG5iuwz5yhnL9B0xfem8GT2QsSPyb7en1McX5N0p2y0ql5f475Pb4D13Afjjy7f_8pEtArJcmHT89r2Z2GjSmcOcNgGKnnZPM9CatpzptcdY1CDnEQzthUKW04XQw2iMVV2nlPhELDHAyn9fw2_nHTWfVCn0E/s1600/IMG_1481.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="1236" data-original-width="2160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlbNr-FCeteYVm9eR-tRY28hHl6Pw4gwjG5iuwz5yhnL9B0xfem8GT2QsSPyb7en1McX5N0p2y0ql5f475Pb4D13Afjjy7f_8pEtArJcmHT89r2Z2GjSmcOcNgGKnnZPM9CatpzptcdY1CDnEQzthUKW04XQw2iMVV2nlPhELDHAyn9fw2_nHTWfVCn0E/s1600/IMG_1481.jpeg"/></a></div>
<p>MTW GROUP USA (<a class="autolink" href="https://www.marketingthatworks.us">www.marketingthatworks.us</a>) ha partecipato al Business Talk dello scorso 26 Settembre sul tema "Come essere competitivi per fare business negli Stati Uniti". L'evento, organizzato in collaborazione con i branch UK ed USA di Confassociazioni, ha visto la partecipazione di Stefano Potortì, presidente di UK confederation by Confassociazioni, e Carmelo Cutuli, Presidente di Confassociazioni USA, che si è unito in collegamento da Roma per il saluto di benvenuto.</p>
<p>“Da oltre un decennio, - ha dichiarato il Managing director, Massimiliano D’Aurelio - MTW Group USA offre servizi di International Business Advisory, Marketing e consulenza Corporate & Legal. Dal 2005, abbiamo accompagnato le PMI, Mid-Market e Start Up del Made in Italy nel disegno ed esecuzione della più efficace strategia di market entry per sviluppare new business nel mercato degli Stati Uniti.”</p>
<p>“Durante il Business Talk, - ha aggiunto il CEO Antonio Acunzo - abbiamo avuto l'opportunità di condividere alcuni elementi essenziali che rappresentano gli steps che le aziende devono intraprendere per entrare, sviluppare ed espandersi nel mercato USA, il mercato più importante al mondo. Questi passaggi sono validi sia per un piano di ingresso strutturato quale M&A, JV e FDI, che per un piano integrato di Direct Export. Invitiamo le imprese italiane del Made in Italy che desiderano approfondire le opportunità di business negli Stati Uniti a contattarci. MTW GROUP USA è pronta a supportare la vostra strategia di espansione nel mercato statunitense, offrendo consulenza e supporto a 360 gradi.”</p>
<p>E’ possibile visionare il talk show online sul canale YouTube del magazine Complitaly all’indirizzo: <a class="autolink" href="https://www.youtube.com/live/gPHai5hshMw?si=skwdHG48POKawx7I">https://www.youtube.com/live/gPHai5hshMw?si=skwdHG48POKawx7I</a></p>
<hr />
<p><strong>Fine del Comunicato Stampa</strong></p>Carmelo Cutulihttp://www.blogger.com/profile/10916378424953576225noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-78801566369623927972023-09-04T13:29:00.001-07:002023-09-04T13:29:35.625-07:00Seminario Communia. Pianeta Terra: patrimonio storico e culturale, un "Bene Comune" straordinario ed unico.<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO1exGg_Xl4C2NEZFZ8N7Ipqcy_dg6sv03AbmrCqFIP6Lje8dKhdpVRUi4bOhkkffGuFHyWCYY3Rlb5IlWUuMqW0pxa4og03zU7IjNFsNc8QmZZ6_p3MjB2o70hCHE9ubRUmeDY0f1RD3XrctJ2eYEtmiDzb-iavR65JQmo6xaaa9DGwjBaKE1JwLwwL8d/s1600/3%C2%B0%20seminario%20Prospettive%20comuni%20%5B20_9_23%5D.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1415" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO1exGg_Xl4C2NEZFZ8N7Ipqcy_dg6sv03AbmrCqFIP6Lje8dKhdpVRUi4bOhkkffGuFHyWCYY3Rlb5IlWUuMqW0pxa4og03zU7IjNFsNc8QmZZ6_p3MjB2o70hCHE9ubRUmeDY0f1RD3XrctJ2eYEtmiDzb-iavR65JQmo6xaaa9DGwjBaKE1JwLwwL8d/s1600/3%C2%B0%20seminario%20Prospettive%20comuni%20%5B20_9_23%5D.jpg"/></a></div>
<p>Communia, la rete permanente per i beni comuni, è lieta di annunciare il seminario permanente sui beni comuni intitolato "Pianeta Terra: patrimonio storico e culturale, un "Bene Comune" straordinario ed unico.". L'appuntamento si terrà il Mercoledì 20 settembre a partire dalle 18.30 sulla piattaforma Zoom.</p>
<p>Il tema centrale di questo primo incontro sarà il pianeta Terra come patrimonio storico e culturale, un "Bene Comune" straordinario ed unico. I relatori invitati ad intervenire saranno Gianfranco Bologna, Presidente Onorario del Comitato Scientifico WWF Italia, Mauro Gilmozzi della Scario Magnifica Comunità di Fiemme e Johnny Dotti, Presidente della Fondazione Communia.</p>
<p>Durante l'evento, i partecipanti avranno l'opportunità di confrontarsi con i soci della rete e di partecipare a un dibattito costruttivo sui temi legati ai beni comuni. La moderatrice dell'incontro sarà Cinzia Rossi, Tesoriere della Fondazione Communia.</p>
<p>I lavori si concluderanno alle 20.00. Il programma è curato dal Gruppo di Lavoro Programmi Formativi, che si impegna a promuovere relazioni con atenei, scuole, accademie, centri di formazione, business school e laboratori didattici.</p>
<p>Questo seminario si propone di esplorare nuovi paradigmi fondati nei valori per comprendere meglio i beni comuni. Inoltre, mira a promuovere nuovi paradigmi educativi e formativi per un apprendimento continuo ed esperienziale. Siamo parte integrante della Natura, e la Common Home of Humanity rappresenta il bene straordinario che abbiamo ricevuto in eredità. Alcune "comunità" non hanno dimenticato questo legame e possono insegnarci quale "magnificenza" abbiano preservato e continuano a rispettare di generazione in generazione.</p>
<p>Per ulteriori informazioni: <a class="autolink" href="https://www.retebenicomuni.org">www.retebenicomuni.org</a></p>
<p>###</p>
<p>Nota agli editori:
Per richiedere interviste o ulteriori informazioni, si prega di contattare la Rete Communia tramite l'indirizzo e-mail sopra indicato.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-76997467320366917372023-08-28T02:41:00.006-07:002023-08-28T02:41:43.232-07:00Intervista ad Alberto Milani, Presidente Italy-America Chamber of Commerce of New York<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVc1EgpZkuLD21FMOc9fUxL-TXGDM07euQjB_kuE-yIYSiIok6D2jCZ3RnNiEIuELU14WKSZHRNql6__4a2eSVCB37ey_LDCmXJFTR4KtwcHafAj9CB_WGvCxWKuI_e7YjIWIr7Pl2Zk6XId4QnjCWKEeTwXeqMX_akCZa4Xr4d5suTL9V_r6xjt3T64Sf/s1600/Bis%208%20.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="264" data-original-width="349" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVc1EgpZkuLD21FMOc9fUxL-TXGDM07euQjB_kuE-yIYSiIok6D2jCZ3RnNiEIuELU14WKSZHRNql6__4a2eSVCB37ey_LDCmXJFTR4KtwcHafAj9CB_WGvCxWKuI_e7YjIWIr7Pl2Zk6XId4QnjCWKEeTwXeqMX_akCZa4Xr4d5suTL9V_r6xjt3T64Sf/s1600/Bis%208%20.jpeg"/></a></div>
<p>Alberto Milani, Presidente dell’Italy-America Chamber of Commerce of New York, è anche il co-fondatore di Piazza Italia Market, ‘venue’ situata nel cuore di Manhattan, creata per assistere le aziende italiane e facilitare la crescita del loro business nel Nord America. Manager di grande esperienza, ha ricoperto posizioni di rilievo presso aziende come Procter & Gamble, Sector Sports Watches, Bulgari, Buccellati e Richline Group.</p>
<p>In questa intervista, esploreremo il suo percorso, le sue idee innovative nel settore del marketing e il suo impegno costante per promuovere il commercio tra Italia e Stati Uniti. Scopriremo anche come Piazza Italia Market sta contribuendo a facilitare l'espansione delle aziende italiane in Nord America e come stia ridefinendo il concetto di branding di lusso attraverso strategie innovative di marketing.</p>
<p><strong>Potrebbe condividere con noi le motivazioni che l’hanno spinta a intraprendere l'attività negli Stati Uniti? </strong></p>
<p>Agli inizi degli anni 90, da giovane manager, fui incaricato di trasferire la filiale americana della società, per cui allora lavoravo in Italia, da Los Angeles a New York.
Quella che doveva essere una missione di soli sei mesi si trasformò per me in una start-up a tutto tondo. Ricerca di nuovi uffici, di personale e pianificazione della strategia di sviluppo. Il tutto insieme con una nuova vita. La mia generazione è cresciuta con il mito degli Stati Uniti.
Ero e sono innamorato di questo grande Paese e il sogno americano continua ancora dentro di me, anche dopo oltre trent'anni. Mai domo, per le infinite possibilità offerte da questo Paese ma anche sempre conscio dell'impegno necessario.</p>
<p><strong>Siamo interessati a conoscere le sfide principali che ha affrontato nel mercato americano e come ha fatto per superarle, tenendo conto delle differenze culturali, delle normative e delle dinamiche locali.</strong></p>
<p>I momenti di grande cambiamento sia personale che professionale richiedono, secondo me, disciplina caratteriale e viva curiosità nell'apprendere. L'esprimersi in una lingua diversa diventa non solo un esercizio di traduzione simultanea delle parole ma anche, e forse soprattutto, un continuo adattarsi al modo di apprendere e trasferire i concetti da/a chi ti ascolta.
Ero passato velocemente da un mondo dove si parla molto prima di agire ad un altro dove si agisce piu' velocemente e poi si migliora in corsa.
In inglese e a New York ci sono meno parole. Tutto è più diretto. Mi accorgo molte volte che anche il mio Italiano si è velocizzato e ha più linearità di pensiero.</p>
<p><strong>Potrebbe illustrarci i vantaggi competitivi che ha riscontrato nell'ambiente imprenditoriale americano rispetto al contesto italiano? In che modo ha sfruttato tali vantaggi per il successo della sua attività?</strong></p>
<p>Una burocrazia snella e veloce, regole da seguire mirate allo sviluppo ma anche certezza delle sanzioni.
Il sistema è creato con procedure alle quali allinearsi il prima possibile per poter operare ed accelerare.<br/>
La nostra cultura, molte volte, ci fornisce forti basi umanistiche per interagire su più argomenti e gestire più fronti. Siamo apprezzati per questo.
La nostra creatività ci aiuta ad agire dentro schemi prefissati ma anche a suggerire una soluzione migliorativa.
Il saper fare e il confrontarsi con le persone su valori condivisi ci viene riconosciuto.
Le nostre arti del ben fatto e del buon gusto hanno un valore indiscutibile.
Queste doti devono però saper confrontarsi, ad impegno costante, con una competizione feroce per potersi rivelare una formula vincente. </p>
<p><strong>Come ha gestito l'adattamento alle differenze culturali e alle dinamiche specifiche del mercato americano, considerando che proveniva da un contesto imprenditoriale italiano. Quali strategie ha adottato per garantire una transizione fluida e una buona integrazione nel nuovo ambiente?</strong></p>
<p>La pianificazione di un progetto condiviso e la capacità di motivare ed ispirare le persone intorno a te, sono chiavi importanti di integrazione. Difficilmente si è isolati e non coinvolti.
Non solo fai parte di una squadra ma ne senti anche la pressione a seguirne gli schemi ed a crearne nuovi.
Un passaggio che inizialmente potrebbe sembrare solo un tempo aggiuntivo per raggiungere il risultato finale, si trasforma spesso in una base solida che, se ripetuta, darà più efficacia in futuro.
Il lavoro, così come la vita quotidiana, richiedono costante ricerca di perfezione e continuo impegno a migliorarsi. La prima sfida è sicuramente quella con sé stessi.</p>
<p><strong>Potrebbe fornire dei consigli pratici e preziosi ad altri imprenditori italiani che desiderano avviare un'attività negli Stati Uniti? Quali sono le principali considerazioni da tenere a mente e gli aspetti chiave da affrontare per avere successo nel mercato americano?</strong></p>
<p>Bisogna essere chiari, la soglia di entrata è molto costosa e lo sviluppo lo è ancora di più'.
La spinta che il digitale sta dando a molti settori contribuisce solo parzialmente ad abbassare i costi fissi. E' importante per un’azienda che voglia penetrare il mercato americano, sapere come e dove posizionarsi fissando a priori obiettivi realistici. E' cruciale studiare bene le caratteristiche dell’offerta che si vuole proporre perché non sempre quello che riteniamo rilevante in Italia può automaticamente esserlo anche oltreoceano.
Per questo, durante la pandemia, io e il mio socio Dennis Ulrich, insieme con una grande squadra, abbiamo creato Piazza Italia (<a class="autolink" href="https://www.pzitalia.com">www.pzitalia.com</a>).
Siamo il primo e unico aggregatore di aziende dove la domanda americana e l'offerta italiana si incontrano grazie al lavoro dei nostri professionisti che conoscono bene il mercato e capiscono le due culture. L’ obbiettivo è consolidare e sviluppare con presenza continuativa le nostre eccellenze a costi condivisi. Noi pensiamo che la forza collettiva sia largamente superiore a quella della singola azienda.</p>
<p><strong>Quali sono le principali differenze che ha riscontrato tra il sistema legale e fiscale italiano e quello americano, e come ha navigato attraverso queste differenze per garantire il successo della sua attività negli Stati Uniti?</strong></p>
<p>Il sistema USA è formato più sul pragmatismo economico e fiscale che sulla formalità.
E' un sistema più evoluto, soggetto a continui cambiamenti sociali e tecnologici, quindi obbligato ad essere sofisticato nell'adeguarsi.
La costituzione di un’azienda, per esempio, è snella e veloce con regole sempre orientate alla protezione degli investimenti.
Il sistema geo-politico di formazione federale ha però una legislazione fiscale complessa tenendo in considerazione che, oltre al fisco federale, vi sono altri 50+1 sistemi statali. Diventa difficile comparare quanto sopra con l’Europa che, purtroppo non è ancora a quel livello di unione politico-fiscale.
Quando parliamo con la nostra divisione specializzata su possibili investimenti e/o acquisizioni in Italia, la complessita' della burocrazia e la poca chiarezza nei tempi di possibile esecuzione sono ancora ostacoli da superare culturalmente.</p>
<p><strong>La costruzione di una rete di contatti e relazioni professionali è spesso fondamentale per il successo imprenditoriale. Potrebbe condividere con noi come ha creato la sua rete di contatti negli Stati Uniti e quanto è stata rilevante per il successo della sua attività?</strong></p>
<p>Le relazioni di lavoro negli Stati Uniti sono meno legate alla singola opportunità e richiedono invece un continuo processo evolutivo che si rafforza nel tempo.
Onestà e consistenza sono parole chiave.
Gli amici diventano la tua famiglia all'estero con i quali condividere molto e a più livelli.
La creazione di contatti e la capacità di mantenerli diventano quindi all'estero la tua credibilità
e il tuo investimento più prezioso. La mia presidenza della Italy America Chamber of Commerce di New York mi permette di approfondire la conoscenza di nuovi settori merceologici e di servizi innovativi. Con più di un secolo di storia la Camera ha un patrimonio di eccellenza e di appartenenza al territorio difficilmente replicabili altrove.
Sento l'onore e l'onere di mantenere vivi i miei contatti e fare il meglio per supportare ognuno di loro insieme con le radici del mio Pease di nascita.</p>
<p><strong>Siamo interessati a conoscere le tendenze attuali del mercato americano che lei considera più interessanti o promettenti per gli imprenditori. Potrebbe condividere alcune di queste tendenze e come potrebbero influenzare il settore in cui opera?</strong></p>
<p>Dopo la pandemia due settori sono cambiati in maniera storica: la logistica, sia delle persone che delle merci, e lo scambio virtuale dei contenuti.
Direi che oggi le immagini, togliendo sempre più spazio alle parole, ci rappresentino più direttamente.
E' necessario quindi avere un portafoglio di offerta ben strutturato, graficamente ben presentato con temi e colori rilevanti. La scienza e la tecnologia ci guideranno sempre di più nella lettura dei comportamenti del consumatore e su come adeguare i messaggi sulla base delle reali esigenze.
Il processo di innovazione e sostenibilità dell'intero ciclo economico nella filiera che parte dalla produzione al consumatore finale, giocherà un ruolo importante nello sviluppo del Made in Italy.
Anche qui il digitale aiuta, accorciando le distanze e superando gli ostacoli temporanei che possiamo incontrare. Un suo uso bilanciato porta a maggior flessibilità e supporto, anche nella vita quotidiana . </p>
<p><strong>Affrontare la concorrenza è una sfida comune per gli imprenditori. Potrebbe gentilmente condividere le strategie che suggerisce di adottare per distinguersi e differenziarsi dagli altri attori del settore nel mercato americano? </strong></p>
<p>Gli Stati Uniti sono una mercato con climi, fusi orari e culture diverse. Un mercato esteso su un territorio circa 33 volte più grande dell'Italia. L'offerta di prodotti e servizi è la più ampia possibile con una competizione mondiale.
Le aziende italiane guardano con rinnovato interesse a questo mercato dove c'è stabilità politica e legislativa.
Per le nostre aziende è importante comunicare digitalmente e con chiarezza i nostri vantaggi competitivi.
La nuova comunicazione obbliga a più linearita' del messaggio e alla rilevanza dei contenuti di immagine.
I nostri valori comuni sono: territorio, cultura e tradizione. Il prodotto deve esserne il risultato finale. Allo stesso modo, la presenza continuativa sul territorio americano e la consistenza dell'offerta sono la base su cui costruire una logistica moderna e un servizio efficace al cliente.
Piazza Italia spazia in vari settori ed opera con una squadra di Ambasciatori certificati sul territorio italiano. La nostra squadra è sempre a disposizione per segnalare opportunità ed eventuali bandi governativi a supporto economico delle attività internazionali.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-73991928785764324852023-08-25T08:45:00.004-07:002023-08-25T08:45:44.897-07:00Intervista a Robert A. Bianchi Esq., immediato past presidente nazionale OSDIA<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHDdQ33OB-HIBxbfXWsBaCt1Z2Fk27J5gye-dHZPIesdo4OnB4VnQRq0C4_N8dIIW0aqWKb1iqZi_M9zBd4Xh--3P0goAjtbSwmTtelHMcpYUxjv4svxdqLyhmCPW2qC8j7Yrut0H2hgFt-a_e350hyGNz3gr2NwUgQvY3i4Zkdmh9D7nEKDzDPqBlytL6/s1600/IMG_0720.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="1045" data-original-width="1355" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHDdQ33OB-HIBxbfXWsBaCt1Z2Fk27J5gye-dHZPIesdo4OnB4VnQRq0C4_N8dIIW0aqWKb1iqZi_M9zBd4Xh--3P0goAjtbSwmTtelHMcpYUxjv4svxdqLyhmCPW2qC8j7Yrut0H2hgFt-a_e350hyGNz3gr2NwUgQvY3i4Zkdmh9D7nEKDzDPqBlytL6/s1600/IMG_0720.jpeg"/></a></div>
<p>Già procuratore di Morris County (NJ), l’avvocato Robert A. Bianchi è stato il capo delle forze dell’ordine della contea dal 2007 al 2013 ed oggi guida un team di avvocati penalisti del New Jersey presso lo studio professionale Bianchi Law Group. Bianchi è anche un anchorman del canale televisivo legale Law & Crime Network ed è spesso intervistato in qualità di analista legale da canali televisivi nazionali quali CNN, ABC, FOX, NBC, CBS e MSNBC. È inoltre apparso in talk show e documentari legali tra cui The Geraldo Rivera Show, Due Process, e New Jersey Capitol Report.</p>
<p>Immediato Past Presidente dell’Order Sons and Daughters of Italy in America (OSDIA), Bianchi ha ricoperto, negli anni passati, ruoli di primo piano, interfacciandosi spesso con i funzionari della Casa Bianca, i membri del Congresso e altri alti funzionari federali su questioni che riguardano gli italo-americani.</p>
<p><strong>Può raccontarci un po’ della sue origini italiane e come hanno influenzato la sua vita personale e professionale?</strong></p>
<p>Certo, la mie origini italiane sono sempre stata una parte significativa della mia vita. I miei nonni erano immigrati italiani, e molte delle mie tradizioni e valori familiari provengono da quella tradizione. Crescendo, essere italoamericano è sempre stato un punto di orgoglio che mi è stato instillato dalla mia famiglia. L'esperienza di immigrazione di mia madre e mio padre differiva notevolmente, anche se entrambe le famiglie provenivano dall'Italia. Mia madre proveniva dall'esperienza di immigrazione italo-americana più comune di una famiglia che era relativamente povera, anche se ben istruita e con un mestiere di famiglia. I membri della famiglia di mio padre erano molto istruiti, erano ricchi quando vivevano in Italia, e sono diventati leader molto rispettati e influenti dopo essere arrivati in America. A differenza della famiglia di mia madre, quella di mio padre non si è trasferita negli Stati Uniti per necessità.</p>
<p><strong>L'OSDIA ha una lunga storia di sostegno alla comunità italo-americana. Può dirci qualcosa sulle recenti iniziative e le nuove direzioni che essa ha intrapreso negli ultimi anni?</strong></p>
<p>L'OSDIA esiste da oltre 118 anni, e stiamo costantemente evolvendo per rispondere alle esigenze dei nostri membri e della comunità. Di recente ci siamo concentrati sull'ampliamento della nostra base di membri per includere più giovani e donne in posizioni di leadership. Abbiamo anche aperto alcuni capitoli in Italia e stiamo lavorando per rafforzare i nostri legami con la madrepatria. Inoltre, stiamo utilizzando nuovi canali mediatici per promuovere la nostra organizzazione e la comunità italo-americana. Oggi siamo diventati un'organizzazione di uomini e donne che hanno donato decine di milioni di dollari in beneficenza, borse di studio, aiuti in caso di disastri, promuovendo al contempo le nostre origini italiane e combattendo gli stereotipi negativi, presentando l'immagine positiva delle grandi realizzazioni degli italoamericani a beneficio di tutti gli americani.</p>
<p><strong>In che modo l’OSDIA ha contribuito al rapporto tra Italia e Stati Uniti?</strong></p>
<p>L'OSDIA ha una lunga storia di sostegno all'Italia e alla comunità italo-americana. Abbiamo contribuito a varie cause in Italia, come il soccorso in caso di terremoto e la ricostruzione dopo recenti inondazioni. Abbiamo anche lavorato per promuovere la cultura e le tradizioni italiane negli Stati Uniti, il che ha contribuito a rafforzare il rapporto tra i nostri due Paesi.</p>
<p><strong>Quali vede come le future direzioni dell’OSDIA, e come vede l’organizzazione evolvere nei prossimi anni?</strong></p>
<p>L'OSDIA continuerà a evolvere per rispondere alle esigenze dei nostri membri e della comunità. Continueremo a promuovere la cultura e l'eredità italiana negli Stati Uniti e a lavorare per rafforzare il rapporto tra Italia e Stati Uniti. Continueremo inoltre a espandere la nostra base di membri e a promuovere opportunità di leadership per le donne e i giovani. Nel complesso, l'OSDIA rimarrà quella organizzazione forte e vitale che sostiene e celebra la comunità italo-americana nel solco della tradizione in accordo con la visione del suo fondatore, il Dr. Vincenzo Sellaro.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-59577066997853462382023-08-22T06:39:00.000-07:002023-08-22T06:39:01.765-07:00Intervista a Fabrizio Macrì, Direttore della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0zQrmDOTyRAq9yv8h-PwLPjBGP748vTfxorTegB3B9_0cAoa9zhxE9Q1CxkLqst1UdWVdfc2AesSULdhFqIuv4TzjmncxCGYbqTUFeSPqDVBPv7wZo6M0UNCUuu1-nchwycw8mpKkUDs0-XYoBrGprTb3VNUyjNvzf0wlOxZ3oFKNqEUEAGyfKOl-S56P/s1600/IMG_0687.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="593" data-original-width="842" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0zQrmDOTyRAq9yv8h-PwLPjBGP748vTfxorTegB3B9_0cAoa9zhxE9Q1CxkLqst1UdWVdfc2AesSULdhFqIuv4TzjmncxCGYbqTUFeSPqDVBPv7wZo6M0UNCUuu1-nchwycw8mpKkUDs0-XYoBrGprTb3VNUyjNvzf0wlOxZ3oFKNqEUEAGyfKOl-S56P/s1600/IMG_0687.jpeg"/></a></div>
<p>Intervistiamo il Direttore della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, Fabrizio Macrí. Appassionato di Geopolitica ed Economia politica, è laureato in Scienze Politiche a Torino con tesi di laurea in Economia dell’integrazione europea. Ha un Master in Relazioni internazionali conseguito presso l’Università di Amsterdam con focus in Economia internazionale, un Executive MBA conseguito a Zurigo presso la Scuola di scienze economiche applicate dei Grigioni , un Certificato di studi avanzati in Controlling conseguito presso la Scuola di Scienze economiche applicate di Zurigo ed un certificato in Business planning conseguito presso la Scuola di Direzione Aziendale Bocconi.
</p>
<p><strong>Qual è attualmente lo stato dei rapporti commerciali tra l’Italia e la Svizzera?</strong></p>
<p>I rapporti commerciali tra Italia e Svizzera stanno vivendo da anni un periodo di sostenuta crescita.
Nel 2022 l’Italia ha esportato 31,1 miliardi di Euro in beni e servizi in Svizzera ed importato 18,5 miliardi con un saldo commerciale positivo di 12,6 miliardi. Interessanti sono i tassi di crescita registrati dal nostro export con un + 23,3% nel 2022 sul 2020 e + 14,2% sul 2021; ma attenzione alla Svizzera che tra il 2021 ed il 2022 ha fatto registrare un sostanzioso aumento delle sue esportazioni.</p>
<p>I prodotti italiani più esportati sono quello della moda (specie nel comparto del lusso), della farmaceutica e della metallurgia, ma acquistano sempre maggiore peso i mezzi di trasporto e le apparecchiature elettroniche ed elettriche. L’agroalimentare, sebbene in costante crescita si colloca al sesto posto tra i settori di esportazione dell’Italia.</p>
<p><strong>Ci sono settori specifici in cui le imprese italiane stanno avendo successo nel mercato svizzero?</strong></p>
<p>L’Italia è trainata in Svizzera dalla qualità, dalla reputazione e dallo status dei settori classici del made in Italy, considerati validi e soprattutto distintivi di uno stile di vita esclusivo cui gli Svizzeri, specie le nuove generazioni tengono molto. Moda, arredo e design italiano sono fortemente presenti sul mercato svizzero.</p>
<p>Tradizionalmente forti le nostre esportazioni di semilavorati e prodotti farmaceutici, settore nel quale l’Italia contende il primato produttivo proprio a Svizzera e Germania in Europa.
Rilevantissima la presenza tecnologica ed industriale, comparto ne quale le nostre aziende se la giocano con le piccole e medie aziende tedesche e stanno beneficiando del processo di “re-shoring delle forniture” delle aziende svizzere da Far East all’estero vicino (in particolare Nord-Italia e Germania).</p>
<p><strong>Quali sono i principali vantaggi e sfide che un'impresa italiana potrebbe incontrare nel cercare di approcciare il mercato svizzero?</strong></p>
<p>Due vantaggi e due sfide. Il vantaggio delle più alte marginalità determinate dall’elevato potere di acquisto di aziende e privati svizzeri e dalla possibilità di costruire con i client rapporti solidi e duraturi basati prima su professionalità e competenza e poi anche su un legame di fidelizzazione determinata dal fattore umano nel quale gli italiani sono bravi e che viene apprezzato dagli svizzeri.</p>
<p>Le due sfide sono date dalla forte concorrenza in un mercato ricco ma a dimensioni limitate e dal rischio di doversi piegare a lavorare con intermediari più o meno seri che rischiano di erodere tutto il margine aggiuntivo che l’impresa italiana potrebbe realizzare in Svizzera.</p>
<p><strong>Quali consigli darebbe ad un'impresa che desidera espandersi in Svizzera?</strong></p>
<p>In Svizzera bisogna vincere la sfida della concorrenza (è un mercato maturo e molto ambito) e della diffidenza dettata dalla forte pressione all’ingresso che rende gli svizzeri cauti e conservatori nella scelta dei fornitori: aprire una filiale in Svizzera assumendo personale tecnico e commerciale locale può costituire un enorme vantaggio competitivo dal punto di vista dell’affidabilità percepita e della vicinanza al cliente.</p>
<p><strong>Come supportate le imprese italiane che vogliono entrare nel mercato svizzero? Quali servizi e risorse offrite loro?</strong></p>
<p>Per quanto riguarda il supporto commerciale all'ingresso sul mercato, offriamo una serie di servizi mirati a facilitare l'accesso delle imprese italiane al mercato svizzero. Questi includono ricerche di mercato approfondite per valutare le opportunità e le potenziali sfide legate al settore specifico in cui opera l'azienda. Attraverso l'analisi di fattibilità, siamo in grado di valutare la competitività dell'azienda italiana nel mercato svizzero e fornire raccomandazioni strategiche per massimizzare le possibilità di successo.</p>
<p>Inoltre, sosteniamo le imprese italiane nella ricerca di clienti diretti, identificando potenziali partner commerciali e stabilendo contatti con loro. La promozione e la comunicazione sono fondamentali per creare consapevolezza del marchio e favorire l'interesse dei clienti svizzeri. Offriamo servizi di consulenza per sviluppare strategie di promozione e comunicazione adatte al mercato locale, tenendo conto delle preferenze e delle peculiarità culturali svizzere.</p>
<p><strong>Quali sono le principali normative e regolamentazioni che le imprese italiane devono considerare quando cercano di fare affari in Svizzera? Come può, la Camera di commercio italiana in Svizzera, fornire assistenza in questo ambito?</strong></p>
<p>Quando un'azienda italiana si espande in Svizzera, è importante considerare che sta lasciando il mercato comune europeo e si sta dirigendo verso un'area protetta da diverse barriere all'ingresso. Queste barriere includono limiti tariffari e quantitativi imposti dalla dogana, l'obbligo di rappresentanza fiscale per le aziende che vendono servizi in Svizzera e hanno un fatturato globale superiore a 100.000 franchi, e la necessità di adeguare completamente il trattamento del personale dislocato in Svizzera, anche per periodi brevi, alle leggi svizzere sul mercato del lavoro.</p>
<p>In tutti questi ambiti, la Camera di Commercio offre assistenza alle imprese per garantire la conformità alla normativa locale.</p>
<p>**Quali sono i vantaggi di stabilire partnership o collaborazioni con imprese svizzere per le aziende italiane? **</p>
<p>Un’azienda italiana che riesca a consolidare la propria posizione in Svizzera potrà godere di un mercato ricco, dinamico e fortemente internazionalizzato, quindi anche con chance maggiori di accesso a partnership internazionali. Inoltre, sono in grandissima evoluzione il mercato dei beni strumentali, grazie al re-shoring sopra menzionato e l’ecosistema dell’innovazione delle start-up che godono qui in Svizzera di network forti e investimenti quasi doppi rispetto a quelli italiani</p>
<p>**Quali sono i settori di maggiore interesse per gli investimenti italiani in Svizzera? **</p>
<p>Senz’altro il Made in Italy nella fascia del lusso che può accedere ad uno dei paesi più ricchi al Mondo in termini di reddito pro-capite e capace di attirare persona facoltose da molti paesi vicini. Anche l’immobiliare, che gode di un sistema bancario favorevole per l’erogazione di mutui e ha garantito negli ultimi anni un apprezzamento degli immobili costruiti.</p>
<p>Anche il settore dell’innovazione trova qui un contesto fortemente strutturato con finanziamenti pubblici, investitori provati e strutture di incubazione ed accelerazione, consente di ridurre i rischi in un settore di per sé molto esposto.</p>
<p>**In che modo la Camera di commercio italiana in Svizzera promuove la conoscenza reciproca tra le imprese italiane e svizzere? Ci sono eventi o programmi specifici che favoriscono gli scambi commerciali tra i due paesi? **</p>
<p>Organizziamo regolarmente grandi eventi di networking, in cui marchi italiani e attori locali collaborano per consolidare le relazioni commerciali e valorizzare la nostra base associativa. Inoltre, promuoviamo eventi commerciali specifici in cui i fornitori italiani hanno l'opportunità di incontrare acquirenti svizzeri, sia in Italia che in Svizzera. </p>
<p>Sul nostro sito web (<a class="autolink" href="https://www.ccis.ch">www.ccis.ch</a>) è possibile trovare numerosi esempi di tali eventi. Oltre a ciò, offriamo servizi di consulenza e assistenza personalizzati, sia a livello commerciale che regolamentare, per aiutare le aziende ad affrontare le sfide del mercato svizzero. Inoltre, promuoviamo un'attività continua di integrazione tra gli ecosistemi innovativi italiani e svizzeri, con l'obiettivo di attrarre investimenti svizzeri nell'innovazione tecnologica italiana.</p>
<p><strong>Quali sono alcuni esempi di successo di imprese italiane che hanno avuto successo nel mercato svizzero? Cosa possiamo imparare da queste esperienze di successo?</strong></p>
<p>Gli esempi sono numerosi e molto diversi tra di loro, quindi, è difficile individuare dei tratti comuni alla base del loro successo: ci sono molte start-up ipertecnologiche fondate da scienziati italiani che stanno scalando con successo in Svizzera nei settori dell’agri-tech e delle life sciences; ci sono alcuni marchi classici del made in Italy come Technogym o Maserati che sono entrati ormai nelle abitudini di consumo degli svizzeri e sono riuscite a posizionarsi nel segmento più high end del mercato; ci sono aziende del settore edile che (anche in collaborazione con la Camera) vincono importanti appalti all’ONU o al CERN di Ginevra.
Tratti comuni a questi casi di successo sono senz’altro competenza e qualità, flessibilità e customer care. </p>
<p>Sono infine tutte consapevoli che su un mercato così esigente e concorrenziale non pagano arroganza e tentativi una tantum di ingresso senza perseveranza e voglia di capire le esigenze e le peculiarità del mercato locale.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-80469047581810262662023-08-18T07:40:00.002-07:002023-08-18T07:40:17.164-07:00Storica partecipazione della delegazione italiana alla Convention OSDIA di Tampa<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3wlX7Bolk_7CPrCz_lekfDHO6d34wicF2LNenJziekD1irqqBA_wr9DTx0f6GavAugiAKXxcq1_WJwm8tCB6FCC9UPcrWFpnqls515QakJkzzVGS5GskqyX0fYD3Cjx7rV3aL1rkm_dqKLu7UwzJaaEpIdeYK1gj7RerwehML-XaAPzzCOZ_87_d7Cd0h/s1600/IMG_0646.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="1104" data-original-width="2000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3wlX7Bolk_7CPrCz_lekfDHO6d34wicF2LNenJziekD1irqqBA_wr9DTx0f6GavAugiAKXxcq1_WJwm8tCB6FCC9UPcrWFpnqls515QakJkzzVGS5GskqyX0fYD3Cjx7rV3aL1rkm_dqKLu7UwzJaaEpIdeYK1gj7RerwehML-XaAPzzCOZ_87_d7Cd0h/s1600/IMG_0646.jpeg"/></a></div>
<p>La Convention biennale dell'Order Sons and Daughters of Italy in America (<a class="autolink" href="https://www.osdia.org">www.osdia.org</a>) è attualmente in corso a Tampa, Florida, dal 16 al 19 agosto. </p>
<p>Quest'anno, per la prima volta in oltre 100 anni di vita di questa organizzazione, una delegazione di rappresentanti dei capitoli italiani ha preso parte all'evento, aggiungendo un significativo contributo da parte della madrepatria, alla celebrazione del del patrimonio culturale italoamericano.</p>
<p>L'intervento delle delegazioni italiane è stato aperto da Carmelo Cutuli, fondatore del primo Capitolo italiano dell'OSDIA a Roma nel 2019. Il presidente Robert A. Bianchi ha dato la parola a Cutuli, collegato in videoconferenza dall’Italia, per aggiornare il consiglio sulla situazione dello sviluppo in Italia: "Sono lieto - ha dichiarato - di annunciare che attualmente operano in Italia 3 Capitoli locali, con un totale di circa 90 membri. Questo patrimonio si sta consolidando e presto espanderemo ulteriormente la nostra presenza anche nel nord Italia. Raggiungere questi risultati non è stato un compito facile, ma sono immensamente orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato insieme. Desidero esprimere la mia sincera gratitudine alla nuova linea di leadership italiana che sta emergendo all'interno dell'OSDIA. La loro dedizione e l’impegno profuso ha contribuito all’attuale successo, rappresentando una solida garanzia per il futuro della nostra organizzazione in Italia. Ora potete, finalmente, considerarci come il ramo italiano della vostra famiglia e noi faremo lo stesso con voi!"</p>
<p>A seguire, Tiberio Mantia, presidente del Capitolo di Palermo intitolato al Dr. Vincenzo Sellaro, ha preso la parola presentando alcuni soci collegati in videoconferenza da Palermo. Mantia ha annunciato con entusiasmo la sponsorizzazione di una squadra nazionale di "calcio a 6" e le ultime iniziative del Capitolo siciliano, tra cui l'organizzazione, a dicembre 2023, del Premio "Orgoglio del Made in Italy", dedicato alle eccellenze italiane negli Stati Uniti.</p>
<p>A conclusione degli interventi, Patrizia Berardi, Presidente eletto del nuovo capitolo OSDIA "Pantheon" di Roma, ha annunciato che il Capitolo sta per lanciare alcune importanti iniziative nel campo artistico e culturale, con al centro la cultura, la storia e le tradizioni italoamericane. Queste iniziative mirano a promuovere una maggiore consapevolezza dell'eredità italoamericana e ad arricchire il dialogo interculturale tra Italia e Stati Uniti. Per il Capitolo “Pantheon” di Roma ha inoltre portato i suoi saluti l’imprenditore italoamericano, residente in Virginia, Paolo Internicola, general manager di PastaNoodles, un prodotto molto conosciuto ed apprezzato dalla comunità italoamericana.</p>
<p>L'Order Sons and Daughters of Italy in America (OSDIA) è la più antica e consolidata organizzazione a supporto della comunità italoamericana, fondata nel 1905 dal medico siciliano Dr. Vincenzo Sellaro. L'OSDIA si impegna a preservare e promuovere la cultura, la storia e le tradizioni italiane attraverso programmi educativi, iniziative di beneficenza e attività comunitarie.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-19308429803563965192023-08-17T02:19:00.003-07:002023-08-17T02:20:24.220-07:00Intervista ad Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvjeljTX7zLC4FFCraZdsPRrh9OC-QEIM1q0uVjVTLnzNUPb8pjPCqfLh3hA-61HIiHJ8Gwxl4BYhsPatD35kf18og57AAWL3sdbHsLJUoEfKieLN2PwYNURH7rLCPUPx3Fb_5weCzouo2oa5zu8jP42FPawDeI9YTvN55itL2ghjwo_CNvaEk1jm1WfdP/s1600/IMG_0642.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="676" data-original-width="896" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvjeljTX7zLC4FFCraZdsPRrh9OC-QEIM1q0uVjVTLnzNUPb8pjPCqfLh3hA-61HIiHJ8Gwxl4BYhsPatD35kf18og57AAWL3sdbHsLJUoEfKieLN2PwYNURH7rLCPUPx3Fb_5weCzouo2oa5zu8jP42FPawDeI9YTvN55itL2ghjwo_CNvaEk1jm1WfdP/s1600/IMG_0642.jpeg"/></a></div>
<p>Angelo Deiana è un rinomato esperto di economia della conoscenza e dei servizi finanziari e professionali in Italia. Ricopre importanti posizioni di leadership come Presidente di CONFASSOCIAZIONI, ANPIB e ANCP. Grazie alla sua vasta esperienza come top manager presso primari gruppi bancari nazionali e internazionali, Deiana è considerato un autorevole punto di riferimento nel settore. Oltre alla sua attività professionale, Deiana ha un ruolo attivo nel campo dell'insegnamento universitario. È docente di Finanza Strutturata e di Progetto presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Parma e docente di Finanza e Venture Capital presso la Facoltà di Economia dell'Università Mercatorum. La sua passione per l'insegnamento si combina con la sua produzione letteraria, essendo autore di numerose pubblicazioni.</p>
<p>Tra le sue opere più recenti, si annoverano "The world to come", scritto con Carmelo Cutuli per Giacovelli Imternational, e "Fintegration. La trasformazione digitale del sistema bancario", pubblicato da Rubbettino editore, e diversi libri incentrati su temi come la reputazione online, il rilancio di Roma e dell'Italia, il management e la digitalizzazione. </p>
<strong>Quali sono le principali attività di CONFASSOCIAZIONI per promuovere lo sviluppo internazionale delle imprese e delle organizzazioni professionali associate?</strong>
<p>CONFASSOCIAZIONI ha adottato una strategia mirata per espandere la propria presenza a livello internazionale attraverso la costituzione di diverse sezioni estere. La costituzione di CONFASSOCIAZIONI UK è stata la prima importante tappa di questa espansione internazionale. Successivamente, CONFASSOCIAZIONI ha aperto sezioni estere in Spagna, UAE, Canada e Stati Uniti, con l'intenzione di continuare a espandersi in altre nazioni nel prossimo futuro. Le sezioni estere di CONFASSOCIAZIONI svolgono un ruolo cruciale nel promuovere il dialogo e la cooperazione tra le imprese e le organizzazioni professionali locali e quelle associate a CONFASSOCIAZIONI. Attraverso eventi, conferenze, workshop e altre iniziative, queste sezioni offrono un'opportunità unica per condividere esperienze, conoscenze e best practice a livello internazionale. Inoltre, promuoviamo attivamente lo sviluppo internazionale delle imprese e delle organizzazioni professionali associate tramite la branch CONFASSOCIAZIONI International che crea ponti tra le diverse realtà globali, facilitando lo scambio di conoscenze, l'instaurazione di partnership commerciali e l'accesso a programmi di formazione specifici per il contesto globale.</p>
<strong>Come collaborate con le istituzioni e le organizzazioni internazionali per favorire lo sviluppo delle imprese italiane?</strong>
<p>Le branch estere di CONFASSOCIAZIONI sono guidate da professionisti esperti che conoscono bene le realtà locali e mantengono stretti rapporti con le istituzioni italiane presenti nei rispettivi territori. Queste relazioni includono le rappresentanze diplomatiche, le associazioni professionali italiane all'estero, gli italiani e, naturalmente, le imprese e le altre organizzazioni italiane presenti all'estero. Attraverso queste relazioni consolidate, le branch estere di CONFASSOCIAZIONI facilitano l'interazione tra le realtà italiane e quelle internazionali, creando opportunità di collaborazione e scambio. Inoltre, CONFASSOCIAZIONI è sempre impegnata nel promuovere la collaborazione con le organizzazioni internazionali pertinenti. Attraverso partenariati strategici, partecipazione a conferenze e incontri internazionali, CONFASSOCIAZIONI favorisce lo scambio di conoscenze, l'accesso a risorse e programmi di sviluppo, nonché la promozione degli interessi delle imprese italiane a livello globale.</p>
<strong>Quali sono le principali iniziative che CONFASSOCIAZIONI ha promosso per favorire la formazione e la crescita delle imprese associate?</strong>
<p>Tra le tante iniziative realizzate, vorrei parlare di quella che abbiamo lanciato più di recente. Un progetto innovativo chiamato "ITALIA COMPETENTE by CONFASSOCIAZIONI", che rappresenta un'importante iniziativa nata da un confronto tra diverse leadership all'interno dell'organizzazione. Italia Competente si propone di creare una rete di persone che trovano nella competenza e nell'idea di collaborazione la spinta per diventare azionisti del sistema Italia. Attraverso "ITALIA COMPETENTE", CONFASSOCIAZIONI mette a disposizione delle imprese associate una rete di competenze applicate in modo pragmatico, che si traducono in prodotti, servizi e soluzioni. I membri possono caricare il loro curriculum vitae, indicare cosa desiderano fare per sé stessi e per il Paese, e dopo una valutazione da parte dell’Advisory Board di "ITALIA COMPETENTE" e il pagamento dell'iscrizione, avranno accesso alle connessioni offerte dall'organizzazione. Italia Competente mira a valorizzare le competenze dei suoi membri in tutti questi ambiti e in molti altri, sfruttando la vasta rete e il notevole numero di partecipanti di CONFASSOCIAZIONI. Si riconosce che essere competenti è un tratto comune a tutti i membri, e quindi si offre supporto per essere scelti e avere successo nelle diverse sfere di attività.</p>
<strong>Nel suo recente “The World to Come”, scritto a quattro mani con Carmelo Cutuli, si parla degli effetti della New Globalization. Quali sono le tecnologie emergenti che ritiene presentino maggiori opportunità per le imprese italiane?</strong>
<p>Le tecnologie emergenti che offrono maggiori opportunità per le imprese italiane sono l'intelligenza artificiale (IA) e i Big Data. È fondamentale che le imprese italiane e le organizzazioni in generale siano in grado di governare, anziché subire, le innovazioni che stanno trasformando rapidamente il mondo. L'IA e il Big Data hanno un'enorme influenza sulle nostre vite e sull'economia mondiale, e i dati stanno diventando un asset critico nella cosiddetta era del "Mondo 5.0". Già oggi i dati stanno guidando l'economia mondiale e rappresentano una sfida cruciale per le imprese.</p>
<strong>Pensa che le imprese italiane siano ancora in tempo ad affrontare questi cambiamenti in maniera efficace?</strong>
<p>Negli ultimi 30 anni abbiamo affrontato tre grandi crisi economiche e un'accelerazione della globalizzazione. Tuttavia, la sfida attuale consiste nell'adattarsi ai cambiamenti repentini, tenendo conto delle differenze tra la tecnologia e la biologia. In questo contesto, è importante che le imprese italiane offrano il proprio contributo al dibattito internazionale su questioni cruciali che interessano la società in questa nuova fase di globalizzazione, caratterizzata da un'accelerazione senza precedenti.</p>
<strong>Tornando a CONFASSOCIAZIONI, quest’anno cade il decennale della sua fondazione, quali iniziative avete previsto per celebrare questo importante traguardo.</strong>
<p>Per celebrare il decennale della fondazione di CONFASSOCIAZIONI, è stata organizzata il “10Years Anniversary Party" che si è tenuta il 5 luglio presso una location importante e suggestiva come Palazzo Ferrajoli. Durante l'evento, sono stati assegnati i "CONFASSOCIAZIONI Awards" a importanti personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dell'imprenditoria che si distinguono positivamente secondo i principi e i valori della nostra Confederazione. I dieci anni di CONFASSOCIAZIONI vogliono rappresentare l'applicazione di uno dei principi fondamentali della nostra Confederazione, quello della staffetta a rete, ovvero "correre con i primi senza dimenticare gli altri". Questo principio e valore sono stati presenti sin dall'inizio del percorso di CONFASSOCIAZIONI, fondata il 2 luglio del 2013. Durante questi anni, la Confederazione ha continuato a crescere sia dal punto di vista umano che professionale, creando una rete che oggi conta 753 organizzazioni che riuniscono più di 1 milione e 260.000 iscritti, tra cui oltre 213.000 imprese.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-84305612260181120412023-08-16T08:57:00.005-07:002023-08-17T02:20:35.651-07:00Intervista a Robert Allegrini, presidente della NIAF<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO5hGA7hYV0-rXPATBwffkbTQuiLMRwfJKkgoyY6v0xuJ6VIpjcWz-uLZdCVhK6Jm73dRUWndcbLYljqMWfutC4O3seGzbannGR5rZeU62phNQGVHVi54ZWOxUfM0VxDwho-401ynicJmnSbgaBWsXa7gHcLw-Bd5G5OxUr1PUyA43qqd_H0f2JD9Xw5Ci/s1600/IMG_0639.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="686" data-original-width="912" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO5hGA7hYV0-rXPATBwffkbTQuiLMRwfJKkgoyY6v0xuJ6VIpjcWz-uLZdCVhK6Jm73dRUWndcbLYljqMWfutC4O3seGzbannGR5rZeU62phNQGVHVi54ZWOxUfM0VxDwho-401ynicJmnSbgaBWsXa7gHcLw-Bd5G5OxUr1PUyA43qqd_H0f2JD9Xw5Ci/s1600/IMG_0639.jpeg"/></a></div>
<p>Robert V. Allegrini, presidente della National Italian American Foundation (NIAF) è un manager di origini italiane residente a Chicago (IL).</p>
<p>Allegrini ha ricoperto il ruolo di Vice President of Communications-the Americas per Hilton. In quel ruolo, Allegrini ha gestito il team di pubbliche relazioni al servizio di tutte le proprietà Hilton a servizio completo e di lusso gestite dall’azienda in tutto l’emisfero occidentale. Allo stesso tempo, ha anche supervisionato le pubbliche relazioni del marchio per Conrad Hotels & Resorts e Waldorf Astoria Hotels & Resorts in tutto il mondo. Nel 2016, è stato nominato una delle 25 menti straordinarie nel marketing dell’ospitalità dalla Hospitality Sales and Marketing Association International.</p>
<strong>Come presidente della NIAF, come descriverebbe l'attuale situazione della comunità italoamericana nella società odierna? Ci sono sfide o opportunità specifiche che vorresti evidenziare?</strong>
<p>Allo stato attuale, la comunità italoamericana rappresenta un gruppo etnico molto influente e pienamente integrato. Gli americani di discendenza italiana hanno dato, e continuano a dare, un grande contributo alla società americana. Oggi, anche due candidati alla presidenza degli Stati Uniti hanno origini italiane e questo dovrebbe renderci tutti orgogliosi. Gli italoamericani hanno superato decenni di pregiudizi e avversità per arrivare a questo punto grazie al loro duro lavoro, con l’obiettivo di migliorarsi attraverso l’istruzione e raggiungere la piena autosufficienza. </p>
<p>Tuttavia, questo successo ha avuto un prezzo. In molti casi per raggiungere l'integrazione nella società americana gli italoamericani hanno perso il contatto con la vera cultura e storia italiana. In assenza di autentici modelli italiani, molti italoamericani di terza e quarta generazione permettono ancora oggi alla cultura popolare americana - a Hollywood in particolare - di definire la loro identità etnica con effetti negativi. Hollywood vuole ritrarre gli italoamericani come rumorosi, grezzi, coperti di catene d'oro e tolleranti se non addirittura favorevoli al crimine organizzato. Troppi giovani italoamericani aderiscono a questa ridicola caratterizzazione. Di conseguenza, hanno una visione molto distorta di cosa significhi essere italoamericani. La NIAF, in questo contesto, funge da controaltare a Hollywood offrendosi come punto di riferimento per tutti gli italoamericani che hanno sete di imparare ciò che il loro patrimonio e la loro cultura d’origine rappresentano veramente.</p>
<strong>In termini di promozione delle relazioni con le istituzioni italiane, quali sforzi ha fatto la NIAF per collaborare e rafforzare i legami tra la comunità italoamericana e l'Italia? Ci sono iniziative o partnership congiunte che può raccontarci?</strong>
<p>Uno dei miei principali obiettivi da quando sono diventato presidente della NIAF è stato quello di promuovere relazioni più strette con le istituzioni italiane in modo che la fondazione possa servire da vero ponte tra gli Stati Uniti e l'Italia e come leader di pensiero nel far avanzare il futuro delle relazioni USA-Italia. Come tale, sotto la mia presidenza, la NIAF ha avviato una partnership con European House Ambrosetti, il principale think tank italiano. Insieme ad Ambrosetti stiamo producendo importanti position paper che vengono presentati alla conferenza annuale Ambrosetti. L'anno scorso abbiamo prodotto un documento sul valore strategico del partenariato USA/Italia e quest'anno stiamo producendo un documento sulla diaspora italiana. </p>
<p>Abbiamo anche firmato accordi di collaborazione strategica con l'American Chamber of Commerce di Milano (AMCHAM) e il Consiglio per le relazioni tra l’Italia e gli Stati Uni nonchè con il think tank basato a Bruxelles, Italy Untold. Inoltre, abbiamo firmato memorandum d'intesa complessivi sia con le città di Napoli che di Genova per promuovere iniziative culturali con questi comuni che hanno legami così importanti con la comunità italoamericana.
Ogni anno, la NIAF nomina anche una Regione d'Onore in Italia con cui cooperare. Quest'anno abbiamo nominato l'Emilia Romagna ed il board della NIAF ha appena visitato la regione a giugno. L'Emilia Romagna sarà anche la protagonista del nostro galà annuale NIAF a Washington DC il prossimo ottobre. Inoltre, sono orgoglioso di affermare che la NIAF ha raccolto oltre 80.000 dollari per le vittime delle recenti terribili inondazioni in Emilia Romagna.</p>
<strong>La NIAF è conosciuta per il suo lavoro di advocacy nella promozione del patrimonio italiano. Potrebbe condividere alcuni esempi di campagne o iniziative di advocacy di successo che la NIAF ha intrapreso per aumentare la consapevolezza e l'apprezzamento della cultura e delle tradizioni italiane?</strong>
<p>La NIAF ha una lunga e gloriosa storia di campagne di advocacy e iniziative di successo di cui hanno beneficiato sia l'Italia che la comunità italoamericana. Ad esempio, la NIAF è stata fondamentale nel preservare la lingua italiana nel sistema americano di esami universitari avanzati. Senza l'intercessione della NIAF in questa importante questione, l'iscrizione alle classi di italiano delle scuole superiori sarebbe drasticamente diminuita. </p>
<p>Un'altra importante iniziativa di advocacy che mi sta a cuore è stata quella di rendere consapevole il pubblico americano del ruolo dell'Italia nel salvare vite ebraiche durante l'Olocausto. Questo programma di advocacy ha aumentato la consapevolezza negli Stati Uniti del nobile e unico ruolo dei servizi militari e diplomatici italiani nel proteggere decine di migliaia di ebrei in aree dell'Europa da esso controllate durante la seconda guerra mondiale. Ha dimostrato la grande umanità del popolo italiano. Questa è la vera storia italiana di cui gli italoamericani dovrebbero essere consapevoli, al contrario della storia romanzata di gangsterismo che viene offerta da Hollywood.</p>
<strong>Ci sono aree o questioni specifiche su cui la NIAF si sta attualmente concentrando nei suoi sforzi di advocacy per la comunità italoamericana? Come prevede di affrontare queste questioni e avere un impatto positivo?</strong>
<p>La NIAF è attualmente impegnata in numerosi sforzi di advocacy su temi diversi come la necessità di maggiori risorse per il rilascio di richieste di doppia cittadinanza italiana e la conservazione di un'immagine accurata della figura di Cristoforo Colombo, che è sotto attacco negli Stati Uniti da parte di un gruppo di estremisti militanti con l'intento di attaccare e distruggere la reputazione delle figure principali della civiltà occidentale. </p>
<p>Uno degli sforzi di advocacy che mi entusiasma di più è promuovere l'iniziativa Turismo delle Radici del Ministero degli Affari Esteri italiano. Il 2024 è stato dichiarato l'anno del turismo delle radici in Italia e, come tali, gli oriundi provenienti dalla diaspora italiana sono invitati a tornare nei paesi dei loro antenati in Italia. Noi della NIAF siamo entusiasti di essere partner del ministero nel promuovere questa importante iniziativa negli Stati Uniti. I nostri social media raggiungono quasi 200.000 italoamericani, quindi la nostra fondazione è l'organizzazione perfetta per contribuire a diffondere la parola sull'anno del turismo delle radici.</p>
<p>Ritengo inoltre che alcuni dei nostri sforzi di advocacy dovrebbero essere rivolti all'Italia stessa. Sono un sostenitore del fatto che gli italiani hanno molto da imparare dagli italoamericani (e viceversa). Ogni volta che sono invitato in un programma televisivo italiano o ho la possibilità di rilasciare un'intervista, esalto gli italiani affinché siano più patriottici e civicamente consapevoli. Se gli italiani fossero più patriottici e civicamente consapevoli, come lo sono gli italoamericani, penso che l'Italia sarebbe un paese migliore. La mancanza di educazione patriottica e civica in Italia si manifesta in tutto, dai rifiuti che gli italiani si sentono liberi di gettare per strada ai graffiti che deturpano quasi ogni edificio del paese. I graffiti sono riprovevoli. Gli autori di questi graffiti non sono artisti, sono vandali. Stanno rovinando la bellezza dell'Italia e dovrebbero essere individuati e sanzionati con più rigore. Mi imbarazza, come cittadino italiano con doppia cittadinanza, che questi graffiti siano tollerati da molti italiani.</p>
<strong>La collaborazione tra le organizzazioni italoamericane può essere cruciale nell'amplificare la voce della comunità. Può dirci qualcosa sulle iniziative o partnership congiunte che la NIAF ha stabilito con altre organizzazioni italoamericane per difendere collettivamente il patrimonio italiano negli Stati Uniti?</strong>
<p>Prendo molto sul serio il ruolo della NIAF nel rappresentare “la voce a Washington DC” per l'intera comunità italoamericana. Pertanto, durante la mia presidenza, ho istituito un programma di organizzazioni affiliate in base al quale le organizzazioni italoamericane di tutto il paese possono affiliarsi alla nostra fondazione. Uno dei vantaggi di questa affiliazione è che a ogni organizzazione è permesso inviare uno studente al programma Ambassador Peter F. Secchia Voyage of Discovery della NIAF con un viaggio completamente spesato di due settimane in Italia in modo che gli studenti possano avvicinarsi alle loro radici italiane. Come risultato di questa iniziativa di successo, abbiamo ora più di 40 organizzazioni affiliate in 16 stati diversi e l'iniziativa “Voyage of Discovery” è davvero diventata di portata nazionale. </p>
<p>A livello nazionale, la NIAF è anche uno dei membri fondatori dell'Italian American Leadership Forum, composto dalle più grandi e importanti organizzazioni italoamericane. Lo scopo dell'Italian American Leadership Forum è coordinare le organizzazioni affiliate al fine di garantire che la comunità italoamericana parli con una sola voce su questioni di cruciale importanza per la comunità.</p>
<strong>Come presidente della NIAF, quali passi ha compiuto per coinvolgere le giovani generazioni di italoamericani nelle attività e nelle iniziative della fondazione? Come vede il loro ruolo nel plasmare il futuro della comunità italoamericana?</strong>
<p>Ritengo fermamente che la NIAF abbia l'obbligo di insegnare alle giovani generazioni di italoamericani la storia dell'Italia e della comunità italoamericana. Le nonne italiane del passato hanno insegnato ai loro nipoti a frequentare la chiesa ed apprezzare la cucina ma non molto altro. Ecco perché tanti giovani italoamericani identificano la loro eredità con il cibo. Purtroppo, non è stato loro insegnato molto altro. Sarebbe anche da insegnare loro il Rinascimento e il Risorgimento e l'impatto che gli italiani hanno avuto sull'America. In proposito la NIAF ha una serie di programmi progettati proprio estendere il range culturale italoamericano a questi aspetti. Il programma NIAF on Campus fornisce finanziamenti per i club italiani universitari in modo che possano organizzare eventi che insegnino loro di più sulla loro eredità. </p>
<p>Sponsorizziamo anche conferenze universitarie che aiutano a insegnare la storia italiana e italoamericana. Quest'anno stiamo finanziando una serie di conferenze in università di tutto il paese tenute da un rinomato professore dell'Università Federico II di Napoli intitolate “The Filangeri Franklin Correspondence:a 240 year discourse between Italy and the United States”. Le conferenze si concentreranno sull'influenza che il filosofo politico napoletano Gaetano Filangieri ebbe sul presidente Benjamin Franklin. È importante che gli italoamericani capiscano che italiani come Filangieri e Filippo Mazzei rivestirono un ruolo molto importante nella fondazione della nazione americana. </p>
<p>E naturalmente abbiamo il programma “Ambassador Peter F. Secchia Voyage of Discovery”, a cui ho accennato all'inizio dell'intervista. Questo è uno dei programmi più importanti e gratificanti della NIAF che offre ai giovani italoamericani l'opportunità di visitare l'Italia come ospiti della nostra fondazione.</p>
<strong>Tornando ai programmi educativi. Potrebbe evidenziare lo sforzo economico e di energie che il NiAF sostiene per incoraggiare il successo accademico e la conservazione culturale all'interno della comunità italoamericana?</strong>
<p>Ogni anno la NIAF assegna quasi un milione di dollari in borse di studio e sovvenzioni. In futuro, vedo le sovvenzioni per progetti che promuovono vari aspetti della cultura o della storia italiana come sempre più importanti delle borse di studio. Il mio ragionamento in merito è che quello degli italoamericani è un gruppo etnico in media benestante che può finanziare l'istruzione dei propri figli. Inoltre, gli studenti italoamericani di talento possono richiedere ogni sorta di altre borse di studio disponibili sulla base dei loro risultati accademici, atletici o di servizio. Le risorse che la comunità italoamericana ha a disposizione dovrebbero pertanto essere mirate a sovvenzioni che educano interi gruppi di persone attraverso il sostegno di conferenze, libri, film, concerti, mostre e siti web a tema italiano e italoamericano.</p>
<strong>Guardando al futuro, quali sono gli obiettivi le aspirazioni chiave che la NIAF ha fissato per il prossimo futuro nella sua missione di promuovere il patrimonio italiano negli Stati Uniti? Ci sono progetti o eventi entusiasmanti all'orizzonte che vorrebbe condividere?</strong>
<p>Sono molto lieto di affermare che di recente alla NIAF è stato concesso uno status consultivo speciale dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, rendendoci l'unica organizzazione italoamericana ad essere riconosciuta dalle Nazioni Unite. </p>
<p>Ciò apre nuove opportunità per la nostra promozione su quella che è la piattaforma internazionale più grande e importante. La NIAF funge anche da segretariato della Delegazione del Congresso italoamericano composta da quasi 40 membri del Congresso e senatori statunitensi di origine italiana. Siamo entusiasti che il testimone sia passato da una presidente della Camera dei Rappresentanti italoamericana, Nancy Pelosi, a un altro, Kevin McCarthy, il cui nonno materno, Guido Palladino, era italiano. Non vediamo l'ora di collaborare con la delegazione del Congresso per promuovere gli interessi della comunità italoamericana. La NIAF è un'organizzazione apartitica che collabora con legislatori italoamericani di tutto lo spettro politico. Tutti i legislatori sono benvenuti purché siano orgogliosi italoamericani!</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-72446986894091738382023-08-12T03:16:00.000-07:002023-08-17T02:24:09.437-07:00Andrea Pietrini (YOURgroup): con il fractional executive favoriamo il “rientro dei cervelli”<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsS4uCQBfSckHv3gHXj4YmaFgN0FxVpJ0Q_OIg8of1IhFZRsZFADNHoGPI7sS3uc5nKL8DyGSdqkBalhl1zJjF_qm75c96FBttILxZeqYEcPBiLPL4rIWZ0aBGfzXfvX_puShuKow57hfMDSb-LJVMjyldRDemB1HEtxR3F3DsGU6kni70NesAwvFSRL8/s1600/Picsart_23-08-01_15-25-39-083.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="2613" data-original-width="3464" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsS4uCQBfSckHv3gHXj4YmaFgN0FxVpJ0Q_OIg8of1IhFZRsZFADNHoGPI7sS3uc5nKL8DyGSdqkBalhl1zJjF_qm75c96FBttILxZeqYEcPBiLPL4rIWZ0aBGfzXfvX_puShuKow57hfMDSb-LJVMjyldRDemB1HEtxR3F3DsGU6kni70NesAwvFSRL8/s1600/Picsart_23-08-01_15-25-39-083.jpeg"/></a></div>
<p>Esiste un tema familiare a tutti: i cervelli in fuga. Il leitmotiv è ormai uno storytelling ripetuto all’infinito: il costo della vita, le opportunità di carriera e lo stipendio spingono molti giovani a lasciare il mercato del lavoro italiano per trasferirsi all’estero.
Di norma molti lasciano subito dopo la laurea, andando a frequentare un dottorato o un MBA nella nazione dove vogliono cominciare la loro carriera. Giovani uomini e donne che decidono di plasmare la loro carriera all’estero, in mercati a loro più congeniali.
Tuttavia è crescente la popolazione di manager italiani che hanno fatto carriera all’estero che decidono di tornare in Italia.</p>
<p><b>Cervelli che tornano</b></p>
<p>Le sfide che un manager italiano affronta fuori dalla madre patria sono molteplici: estraneazione culturale, sistemi sociali differenti, stili alimentari, alternativi al nostro. A questo si aggiungono numerose regole e standard aziendali spesso differenti da quelli italiani, quando meno parlando di PMI. Ovviamente lavorare all’estero ha molti vantaggi: i manager italiani sono generalmente riconosciuti come figure strategiche, con molte risorse e creatività. Tuttavia il numero di manager italiani che dopo 15-20 anni all’estero decide di tornare è in crescita.
“Mi piace pensare che molti manager vogliano tornare per portare la ricchezza culturale e lavorativa che hanno creato qui in Italia, per contribuire alla crescita del nostro Paese”, ci spiega <a href="https://www.linkedin.com/in/andreapietrini" id="id_3c2b_9c95_cc32_994c">Andrea Pietrini</a>, Chairman di <a href="https://www.yourgroup.it/scopri-YOURgroup/" id="id_fdac_39df_489c_3475">YOURgroup</a> “c’è da considerare che il tessuto imprenditoriale e aziendale italiano ha ancora qualche difficoltà nel riconoscere il valore dei manager italiani. Per molte PMI una esperienza decennale all’estero difficilmente si concilia con un ruolo a tempo indeterminato per il nuovo venuto. In questo senso il ruolo di fractional manager assume una crescente interesse presso i manager che ritornano” chiarisce pietrini.</p>
<p>Conviene sul tema anche <a href="https://www.linkedin.com/in/michelecolombo" id="id_fdea_f259_1379_59f9">Michele Colombo</a>, ruoli manageriali apicali in agenzie pubblicitarie leader, in tutte le più grandi capitali del mondo. “Sono rientrato in Italia perché, dopo 25-30 anni in giro per il mondo. A Londra ho vissuto la pandemia e li ho compiuto 61 anni: figli ormai indipendenti, con mia moglie abbiamo deciso di tornare. Abbiamo scelto tuttavia di non rientrare a Milano, che ormai, pur se una grande città, ci sembrava troppo stretta e siamo andati a ripopolare un casolare di famiglia in Toscana. Dopo Joburg, New York, Kuala Lumpur e Londra un po’ di pace ci stava.”</p>
<p>Un’esperienza simile l’ha vissuta anche <a href="https://www.linkedin.com/in/giuseppe-infantino" id="id_ae36_e06a_f0ac_a16c">Giuseppe Infantino</a>. “Io ho lavorato in Unilever 32 anni; 15 da VP della logistica all’estero. La mia ultima tappa è stata il Sud America. Con moglie e i figli, volevamo tornare. Quindi mi sono avvicinato a casa. La mia famiglia si è trasferita a Roma mentre io facevo il pendolare Roma-Rotterdam. Quando lasciai definitivamente il mondo delle big corp furono molti i cacciatori di testa che mi cercarono per propormi nuove posizioni in multinazionali. In questo senso ho preferito scalare, e percorrere la prossima fase della mia vita lavorativa avendo un maggiore equilibrio con la mia famiglia e scegliendo le PMI.”</p>
<p>Anche <a href="https://www.linkedin.com/in/fabrizio-maioli" id="id_9272_f6c4_6c33_efad">Fabrizio Maioli</a>, Ex Finance Director Unilever, voleva maggior stabilità in Italia. “Formalmente io non sono mai andato via dall’Italia se non per un periodo all’inizio della mia carriera. In Unilever seguivo la parte finanziaria. Una grande multinazionale che ha sedi in tutto il mondo mi implicava continui viaggi. Se dal un lato non posso dire di aver mai lasciato l’Italia dall’altro non posso nemmeno dire di averla vissuta a pieno. Ad un certo punto ho deciso di ridefinire le mie priorità, quindi quando mi han proposto di spostarmi in un'altra nazione ho preferito uscire dal gruppo e a ribilanciare tutti gli aspetti della mia vita personale e professionale.”</p>
<p><b>Il fisco aiuta</b></p>
<p>Esiste anche una normativa recente che è volta ad incentivare l’ingresso in Italia di lavoratori indipendenti. Si chiama regime dei Lavoratori Rimpatriati. Si tratta di una norma introdotta per la prima volta dall’articolo 16 del D.lgs. n. 147/15 modificata (per l’ultima volta) dal Decreto Crescita, D.L. n. 34/19. Il Decreto Crescita ha apportato ingenti modifiche alla disciplina dei Lavoratori Rimpatriati in Italia. La ratio della misura è intuitiva, garantire una esenzione fiscale ai contribuenti che decidono di trasferire la residenza fiscale nel nostro Paese. Per questi lavoratori è riservata una particolare agevolazione fiscale. Mi riferisco alla possibilità di tassare al 30% (o 10%) i redditi da lavoro dipendente, lavoro autonomo o di impresa (esercitati in forma individuale) per 5 periodi di imposta (di base) estendibili, al verificarsi di ulteriori condizioni, per ulteriori cinque anni. Salvo modifiche questa norma si applica a tutti i lavoratori indipendenti tra cui ricadono anche i Fractional manager. Per molti manager dipendenti che vivono e lavorano all’estero questo decreto è una grande opportunità per rientrare in Italia.</p>
<p>Anche Pietrini vede positivamente questa opportunità: “molti colleghi fractional rientrati in Italia hanno potuto avvantaggiarsi di questo decreto. C’è da considerare che lavorando all’estero per parecchi anni, come dipendente, il tornare in Italia e diventare liberi professionisti sono due stress emotivi e organizzative importanti. In YOURgroup hanno la possibilità di trovare un “cuscinetto emotivo, organizzativo e logistico che, se fossero indipendenti e da soli, mancherebbe totalmente loro. Il vantaggio fiscale è un ulteriore elemento positivo. In pratica un manager che torna in Italia con noi può operare in un ambito internazionale e di grande livello, dove può confrontarsi con altri manager “rimpatriati” e creare relazioni e coesione. A questo si aggiunge l’opportunità di mettere a frutto le sue esperienze estere con PMI che, mai come in questo momento, hanno necessità di avere managerialità formata in ambiti sfidanti come i mercati esteri”</p>
<p><b>Il ritorno e la visione frazionale</b></p>
<p>Tornare in Italia è sicuramente un passo importante, dopo anni a lavorare “fuori”. Tuttavia molti manager, abituati a sistemi sociali ed economici differenti, possono trovare il ritorno sfidante. In tal senso la visione e la modalità frazionale offrono un “soft landing” che molti manager trovano ideale. “Sono rientrato con l’idea di prendermi un periodo sabbatico.” Mi spiega Colombo. “Sapevo che la mia vita nelle corporation era prossima al termine e volevo nuove sfide. Nella posizione che avevo non potevo più fare esperienze, non c’era più nulla che potevo veramente imparare; mentre la scelta di scalare mi ha permesso di affrontare sfide che, nel mondo corporativo, non avrei mai vissuto. I casi della vita mi han permesso di rincontrare un vecchio amico e collega che, nel frattempo, si era trasferito in Toscana dagli Usa. Mi ha coinvolto nelle sue attività di lecturing all’università e poi mi ha chiesto se volevo lavorare con lui: una piccola agenzia di branding, una boutique indipendente. Poi un giorno ho letto su una rivista di pubblicità del fenomeno fractional in Usa. Mi sono incuriosito e ho cercato se ci fossero realtà italiane. Ho trovato YOURgroup e ho deciso di entrare nel gruppo.” Conclude Colombo.</p>
<p>Anche Infantino ha una visione simile. “All’inizio volevo prendermi sabbatico e non lavorare più. Scoppiata la pandemia dopo un po’ il fare nulla mi pesava. Mi han contattato AIM che fa interim. Poi mi han presentato Pietrini: avevo conosciuto altre realtà di temporary ma la visione di Fractional di YOURgroup mi è piaciuta da subito. Soprattutto mi ha colpito Pietrini: un approccio empatico ed umano. In YOURgroup ho scoperto che non sei parte di un ingranaggio, ma sei in famiglia. Vivi il cliente in modo completo, molte altre realtà cercano di tenerti separato dal cliente e estrarti il maggior valore.” Conclude Infantino.</p>
<p>“Uscito da Unilever; domanda: cosa faccio?” Si è domandato Maioli. “Altra corporation? 8-10 ore al giorno in un’altra corporation sotto un altro capo. Avevo voglia di novità ed ho scoperto YOURgroup su Google, ho scritto a Pietrini, abbiamo scoperto che abitavamo addirittura nello stesso quartiere a Roma. Ci siamo visti per un caffè e Andrea mi ha spiegato il progetto e la sintonia è stata immediata. Allora YOURgroup si chiamava ancora yourCFO ed era un gruppo piccolo anche se già in crescita, non come oggi che conta oltre 300 partner. A me piaceva insegnare e con Andrea e YOURgroup ho avuto anche l’opportunità di insegnare ai giovani in alcuni di corsi di finanza aziendale. Poi abbiamo cominciato con delle opportunità molto interessanti con alcune PMI. Il fractional mi consente di lavorare con chi voglio; se il progetto mi interessa lo seguo. Decido io insieme al cliente quanto e come modulare il lavoro. Sono appena diventato nonno e mi piace poter gestire il mio tempo: vedere crescere i miei nipoti ma intanto fare progetti con clienti che sono in sintonia con me. Ogni volta che finisco un progetto passo ad un altro ed è una crescita continua che, in un mondo corporativo, difficilmente avrei avuto.” Conclude Maioli.</p>
<p><b>Multipolarità e manager frazionali rimpatriati</b></p>
<p>La multipolarità è un fenomeno in apparenza distante dalle PMI italiane. Spesso si percepisce l’Italia come un “piccolo mondo antico” con le sue PMI di filiera che, pur operando come parte di un sistema complesso, ignorano le varia bili straniere. Usi, costumi, attitudini lavorative, stili di contrattazione sono elementi spesso trascurate dalle PMI italiane. Leggi e codici operativi non europei sono egualmente argomenti poco familiari. I manager italiani che rimpatriano hanno un bagaglio di conoscenze e contatti che possono essere valorizzati dalle PMI italiane. Pensiamo solo allo sviluppo business, la ricerca di capitali e fornitori. Molti manager rimpatriati portano con sé tutto il mondo straniero di cui han fatto parte.</p>
<p>“I manager rientrati che decidono di divenire fractional sono portatori di visioni internazionali. La complessità che il mondo multipolare ci sta portando è solo all’inizio. Intere filiere di approvvigionamento di materie prime, dal gas al nickel, dall’olio di girasole alla creta, dovranno divenire più dinamiche, in grado di cogliere le opportunità date dall’emergere dei nuovi centri di potere. Egualmente questo nuovo mondo non più piatto e prevedibile, rappresenta anche un rischio. Molte PMI ad oggi non hanno mai affrontato un periodo di questo genere. I manager rimpatriato fractional sono un valore in quanto persone che hanno compreso e operato in contesti sfidanti come l’Asia, il latino America o il centro asia: tutte regione da cui provengono materie prime e semi lavorati vitali per le nostre PMI di filiera” Conferma Pietrini.</p>
<p>Il grande valore rappresentato dai manager frazionali rientrati in Italia è in assoluto un vantaggio per ogni azienda PMI che vuole sfruttare i cambiamenti repentini che stanno interessando tutto il mondo occidentale cogliendo a pieno ogni opportunità.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-26879845734922126002023-08-12T01:40:00.000-07:002023-08-17T02:25:06.297-07:00Intervista a Stefano Potortì, Presidente di Confassociazioni UK<h4 style="text-align: left;">Laureato in Economia Aziendale con specializzazione in Marketing Internazionale presso l’Università di Pisa, Stefano Potortì è un imprenditore Italo-Britannico che vive a Londra dal 2003. Fondatore e CEO di Sagitter training, è il Presidente di Confassociazioni UK.</h4><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0BGi-8hdBMAFwb-se_5F_hXDhHmFllGUzGRsHwDo6DXtncRwApV4OusG8MxpikkysIOY9qnZdMAeazJ-JHn5Q7PIaUwFKyLVm0BZjsGFuwlThSnU2SK_xBg4MbFztQ0Zpnw0QeYb8OeOSwIcbMq7GRzDgJNPz7EU6lKuZbAeur_m_TZ_n-b4uvTNkFd8g/s2000/IMG_0615.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1546" data-original-width="2000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0BGi-8hdBMAFwb-se_5F_hXDhHmFllGUzGRsHwDo6DXtncRwApV4OusG8MxpikkysIOY9qnZdMAeazJ-JHn5Q7PIaUwFKyLVm0BZjsGFuwlThSnU2SK_xBg4MbFztQ0Zpnw0QeYb8OeOSwIcbMq7GRzDgJNPz7EU6lKuZbAeur_m_TZ_n-b4uvTNkFd8g/s16000/IMG_0615.jpeg" /></a></div>
<p><b>Qual è l'impatto che Brexit ha avuto sulle relazioni commerciali tra Italia e Regno Unito e come affronta </b><b>Confassociazioni UK </b><b>queste sfide?</b></p>
<p>La Brexit ha portato notevoli cambiamenti e sfide nella relazione commerciale tra Italia e Regno Unito. La sua coincidenza temporale con la pandemia ha complicato ulteriormente la valutazione chiara degli effetti diretti dell'uscita del Regno Unito dall'UE.
Sebbene i dati del 2021 mostrino un calo delle esportazioni britanniche verso l'Europa, il 2022 ha visto una ripresa. Ciò suggerisce che l'impatto iniziale della Brexit potrebbe essere stato temporaneo e che le relazioni commerciali tra Italia e Regno Unito potrebbero stabilizzarsi una volta definiti e consolidati i nuovi protocolli commerciali.
Confassociazioni UK si è prontamente posizionata come punto di riferimento per i suoi membri in questo periodo storico complesso. Le regole post-Brexit, infatti, sono diverse da quelle che avevano precedentemente reso il Regno Unito, e in particolare Londra, una destinazione privilegiata per lavorare e per internazionalizzare le aziende.
La nostra associazione si dedica costantemente a supportare e guidare i propri membri attraverso questo nuovo panorama. Manteniamo un dialogo continuo con i nostri associati, aggiornandoli sulle ultime evoluzioni normative e assicurandoci che siano pronti a sfruttare al meglio le opportunità emergenti nei prossimi mesi e anni.</p>
<p><b>Potrebbe condividere alcuni esempi di collaborazioni o iniziative congiunte tra le associazioni professionali italiane e britanniche promosse da Confassociazioni UK?</b></p>
<p>Da quando siamo partiti poco più di due anni fa sono state numerosissime le collaborazioni che si sono instaurate tra Confassociazioni Uk ed associazioni professionali presenti sul territorio. Siamo partiti con una collaborazione con la Camera di Commercio Argentina e l'Associazione dei Business Polacchi, a seguire abbiamo chiuso un protocollo d'intesa con l'Associazione degli Interim Managers e successivamente abbiamo allargato a diverse realtà incluse numerose associazioni nell'ambito dell'ospitalità. Da ultimo è nata una collaborazione con Institute of Hospitality che ci vede impegnati nella realizzazione di attività miranti a sopportare il settore dell'ospitalità e ad investire sulle nuove generazioni che vorranno affacciarsi a questo mondo. In aggiunta a ciò abbiamo creato collaborazioni miranti alla promozione del Made in Italy attraverso eventi congiunti, il prossimo dei quali sarà in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e ci vedrà coorganizzatori di una serata in cui daremo premi alle eccellenze nel mondo dell'ospitalità, serata che ha già ottenuto il patrocinio del Consolato D'Italia a Londra.</p>
<p><b>Quali sono, a suo avviso, i settori principali che offrono opportunità di crescita e di cooperazione tra Italia e Regno Unito?</b></p>
<p>L'Italia e il Regno Unito sono due paesi con economie avanzate e storiche relazioni commerciali e culturali. Considerando le peculiarità e i punti di forza di ciascuno, ci sono diversi settori che offrono opportunità di crescita e cooperazione quali i settori Turismo e Cultura, Moda e Design, Tecnologia e Innovazione, Energia e Sostenibilità, Industria Aerospaziale e Difesa e Agricoltura e Alimentazione. Metterei in evidenza, in particolare, il settore della Formazione Ricerca, con molte università di prestigio e istituti di ricerca in entrambi i paesi, esistono molte opportunità per scambi accademici, collaborazioni nella ricerca e partenariati tra istituzioni.
L’Italia ed il Regno Unito hanno davvero una vasta gamma di opportunità per rafforzare i loro legami commerciali, culturali e accademici. La chiave sarà identificare le aree di reciproco interesse e lavorare insieme per sfruttare le rispettive forze.</p>
<p><b>In che modo Confassociazioni UK sta lavorando per sostenere l'internazionalizzazione delle imprese italiane nel mercato britannico?</b></p>
<p>Confassociazioni UK svolge un ruolo fondamentale nel facilitare l'internazionalizzazione delle imprese italiane che mirano a penetrare il mercato britannico. Questo avviene principalmente attraverso lo sviluppo delle Reti Professionali: Confassociazioni UK vanta un'ampia rete di professionisti e consulenti basati nel Regno Unito. Questi esperti, grazie alla loro profonda conoscenza del mercato locale e alle competenze specialistiche, sono in grado di fornire servizi di consulenza su misura per le aziende italiane, permettendole di navigare efficacemente nel contesto economico e normativo britannico. Affrontare un nuovo mercato richiede una comprensione dettagliata delle sue dinamiche. Avere dei referenti sul campo, che comprendono le sfumature culturali, legali e commerciali del Regno Unito, è di fondamentale importanza. Confassociazioni UK, attraverso i suoi membri, fornisce questo valore aggiunto, diventando una risorsa inestimabile per le aziende italiane che vogliono avere successo oltreoceano. Ogni azienda ha esigenze uniche e specifiche. Confassociazioni UK, grazie al suo vasto portfolio di professionisti, è in grado di offrire soluzioni personalizzate, indipendentemente dalla dimensione o dal settore dell'impresa italiana. Questo approccio su misura assicura che ogni azienda possa beneficiare di un percorso di internazionalizzazione ottimizzato e mirato.</p>
<p><b>Qual è la sua prospettiva sulla situazione attuale delle relazioni commerciali tra Italia e Regno Unito, e quali passi potrebbero essere compiuti per migliorarle?</b></p>
<p>Dopo la decisione del Regno Unito di uscire dall'Unione Europea (Brexit), le relazioni commerciali tra l'Italia e il Regno Unito hanno subito delle sfide. Questo ha comportato una maggiore incertezza legale e logistica per le imprese, con nuove procedure doganali, possibili tariffe e regolamentazioni diverse.
Tuttavia, nonostante queste sfide, l'Italia e il Regno Unito mantengono forti legami commerciali. Entrambi i paesi riconoscono l'importanza reciproca come partner commerciali e stanno lavorando per superare gli ostacoli post-Brexit, in particolare promuovendo Accordi Bilaterali. Anche se l'accordo di libero scambio tra l'UE e il Regno Unito offre una struttura generale, potrebbero infatti esserci opportunità per accordi bilaterali specifici tra Italia e Regno Unito per facilitare il commercio in settori chiave.
Dal canto nostro, come Confassociazioni Uk, possiamo contribuire attraverso l’organizzazione di seminari e workshop per le imprese per informarle sulle nuove regolamentazioni, procedure e opportunità nel post-Brexi e per aiutare le aziende a navigare meglio nel nuovo ambiente. Rafforzare i legami culturali può avere un impatto positivo sul commercio. Intendiamo anche contribuire a creare un ambiente favorevole agli investimenti, fornendo incentivi fiscali o altri benefici per le aziende che investono in entrambi i paesi. Identificare settori chiave, come tecnologia, sostenibilità o ricerca medica, dove la cooperazione può portare a benefici reciproci e lavorare insieme per promuovere partnership.
Pur con le sfide del post-Brexit, le relazioni commerciali tra Italia e Regno Unito hanno ancora un grande potenziale. Con passi strategici e una collaborazione continua, entrambi i paesi possono beneficiare di una partnership commerciale forte e fruttuosa.</p>
<p><b>Come sta affrontando Confassociazioni UK la questione della mobilità della forza lavoro tra Italia e Regno Unito alla luce di Brexit e dei cambiamenti delle politiche di immigrazione?</b></p>
<p>Confassociazioni UK si dedica con particolare attenzione alla questione della mobilità lavorativa tra Italia e Regno Unito, soprattutto alla luce dei cambiamenti portati dalla Brexit e dalle nuove politiche di immigrazione. Il post-Brexit ha indiscutibilmente creato sfide in questo settore, introducendo complessità che non sono ancora state pienamente risolte.
Di fronte a questi cambiamenti, Confassociazioni UK ha intrapreso diversi passi proattivi. In primis, la nostra associazione ha presentato proposte a livello istituzionale, puntando a influenzare le decisioni politiche in modo che siano adottate misure favorevoli alla mobilità dei lavoratori. L'obiettivo principale è di trovare soluzioni concrete che possano superare le difficoltà attuali e garantire un flusso di lavoro efficiente tra i due paesi. In parallelo agli sforzi istituzionali, abbiamo anche avviato iniziative concrete in collaborazione con i centri per l'impiego. Queste iniziative includono "open days", durante i quali i nostri associati hanno l'opportunità di incontrare potenziali candidati alla ricerca di lavoro. Questi eventi creano un ambiente in cui le aziende e i candidati possono conoscersi, facilitando l'incontro tra domanda e offerta lavorativa. Ad oggi, abbiamo organizzato con successo più di quattro di questi "open days", e i risultati sono stati estremamente positivi. Questi eventi hanno permesso ai nostri associati di reagire in modo proattivo ai cambiamenti del mercato del lavoro, generando nuove opportunità e stabilendo connessioni fruttuose.
In conclusione, pur riconoscendo le sfide poste dalla Brexit, Confassociazioni UK si impegna attivamente per trovare soluzioni innovative e pratiche, garantendo che i suoi associati possano continuare a prosperare nel panorama lavorativo in continua evoluzione tra Italia e Regno Unito.</p>
<p><b>In che modo Confassociazioni UK ha adattato le sue strategie e priorità in risposta alla pandemia COVID-19 e al suo impatto sull'ambiente commerciale?</b></p>
<p>Confassociazioni UK, fondata a fine marzo 2021 durante una fase in cui la pandemia era in diminuzione, specialmente nel Regno Unito, ha prontamente adottato strategie mirate a massimizzare le opportunità di business per i suoi soci in un ambiente commerciale influenzato dalla COVID-19. Considerando le restrizioni iniziali alle attività in presenza, la nostra associazione ha rapidamente favorito gli scambi commerciali attraverso piattaforme online. Abbiamo riconosciuto la crescente importanza del digitale nell'era pandemica e abbiamo utilizzato strumenti online per mantenere attivi gli scambi e la cooperazione tra i soci. Successivamente, non appena le condizioni lo hanno permesso, abbiamo gradualmente spostato il nostro focus sulle attività in presenza, stabilendo collaborazioni sia con enti istituzionali che con partner privati. Questo ha consentito ai nostri soci di riconnettersi fisicamente con partner e clienti, ristabilendo legami commerciali più personali.
In questo percorso, la nostra priorità principale è stata quella di esporre i nostri soci a un ampio spettro di opportunità commerciali. Per fare ciò, abbiamo lavorato incessantemente per garantire la massima visibilità ai nostri associati nel mercato, e abbiamo orchestrato azioni mirate di matching tra aziende e potenziali partner o clienti. Gli strumenti digitali sono stati un pilastro fondamentale del nostro adattamento. Ci hanno permesso di reagire con flessibilità alle sfide della pandemia, facilitando la connessione tra i soci e garantendo la continuità delle operazioni commerciali.
In sintesi, Confassociazioni UK ha mostrato resilienza e innovazione nell'affrontare le sfide presentate dalla pandemia COVID-19, adottando strategie che hanno garantito sia la continuità delle operazioni che la crescita e lo sviluppo dei suoi soci in un ambiente commerciale in continuo cambiamento.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-71836019219800880052023-08-11T12:20:00.005-07:002023-08-17T02:20:50.383-07:00Roberto Luongo nominato Consigliere del Ministro Urso per l'internazionalizzazione<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIu1iyJ5DZia5q0RI84tYrv3gA6T6YMGOOFnvVipgfWz4C3g9d689l5Nkx9etiRzKEpTzY96Oa04OD9hqCBoU_RtMOLZffqNPo8b28JTaOjm7bhJY7dy1z17Yni021ggd8dF3PSDiEXRBeXiM7pSKIX2b7v8dECr1us9hDRjQY4d_NHgq1g3HFsfqdnvRB/s1600/IMG_0623.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="528" data-original-width="701" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIu1iyJ5DZia5q0RI84tYrv3gA6T6YMGOOFnvVipgfWz4C3g9d689l5Nkx9etiRzKEpTzY96Oa04OD9hqCBoU_RtMOLZffqNPo8b28JTaOjm7bhJY7dy1z17Yni021ggd8dF3PSDiEXRBeXiM7pSKIX2b7v8dECr1us9hDRjQY4d_NHgq1g3HFsfqdnvRB/s1600/IMG_0623.jpeg"/></a></div>
<p>Questa nomina rappresenta un'importante aggiunta al team ministeriale e sottolinea l'importanza attribuita all'espansione internazionale delle imprese italiane e alla promozione dei prodotti italiani all'estero. Luongo non è nuovo a queste tematiche, avendo trascorso gran parte della sua carriera lavorativa presso l'Agenzia ICE, l'ente responsabile della promozione all'estero e dell'internazionalizzazione delle imprese italiane. Dopo 41 anni di servizio presso l'Agenzia, ha concluso il suo mandato come Direttore Generale lo scorso giugno. Durante la sua carriera, Luongo ha ricoperto vari ruoli di responsabilità all'interno dell'Agenzia, lavorando a sostegno delle piccole e medie imprese italiane e promuovendo il made in Italy in tutto il mondo.</p>
<p>Originario di Napoli e laureato in scienze politiche, Luongo ha acquisito una vasta esperienza nei mercati internazionali grazie ai numerosi incarichi che ha ricoperto presso l'Agenzia ICE. Ha guidato gli Uffici ICE di Kuwait City, Praga, New York (dove ha anche coordinato la rete degli Uffici ICE negli Stati Uniti) e Istanbul. Dal 2010 è stato Direttore del dipartimento Promozione dell'internazionalizzazione presso la sede di Roma, un ruolo che gli ha permesso di coordinare le proposte promozionali provenienti dagli Uffici ICE di tutto il mondo e dalle ambasciate italiane, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e le associazioni imprenditoriali.</p>
<p>Negli ultimi anni, Luongo ha diretto l'Ufficio Coordinamento Attrazione Investimenti Esteri presso la sede centrale dell'Agenzia ICE e successivamente l'Ufficio ICE di Londra. Nel 2018, su proposta dell'allora Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, è stato nominato Direttore Generale dell'Agenzia ICE dal Consiglio dei Ministri.</p>
<p>La vasta esperienza di Luongo nel campo dell'internazionalizzazione delle imprese italiane e la sua conoscenza dei mercati internazionali saranno sicuramente preziose per il suo nuovo ruolo come Consigliere del Ministro Urso. La sua nomina dimostra l'impegno del governo nell'aiutare le imprese italiane a espandersi all'estero, sfruttando al meglio il potenziale del Made in Italy e promuovendo l'eccellenza italiana a livello globale.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-87967058908803302262023-08-09T09:31:00.001-07:002023-08-09T09:31:18.202-07:00L'On. Christian Di Sanzo partecipa a Toronto alla commemorazione della 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐚𝐜𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzC4p7ph15FA07CSqB4I45oaD_4hlqBEMOCKXY1wNhLC_lA4mvyL1ZShVSq40u8PI1vaHxDmJcPN-cvq2nVTqFuv8hKNXQYngHyFecnzAmvV8UGRBWg5vkKedDtyfVk9XHJlIAi39I7bSR1jXPlbIlPW5tnRp9Qtoj3XxSLLfy2l3JxNXIHkOBvhCuiRNF/s1600/IMG_0617.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="1163" data-original-width="1964" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzC4p7ph15FA07CSqB4I45oaD_4hlqBEMOCKXY1wNhLC_lA4mvyL1ZShVSq40u8PI1vaHxDmJcPN-cvq2nVTqFuv8hKNXQYngHyFecnzAmvV8UGRBWg5vkKedDtyfVk9XHJlIAi39I7bSR1jXPlbIlPW5tnRp9Qtoj3XxSLLfy2l3JxNXIHkOBvhCuiRNF/s1600/IMG_0617.jpeg"/></a></div>
<p>L'On. Christian Di Sanzo partecipa a Toronto alla commemorazione della 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐚𝐜𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨, organizzata dal Comites Toronto con la presenza del Console Generale Luca Zelioli, della Senatrice Francesca La Marca, del Deputato canadese Francesco Sorbara.
"Davanti al monumento agli italiani caduti sul lavoro alla Woodbridge Memorial Arena, abbiamo commemorato questa giornata che segna un profondo ricordo in tutti noi della storia dell’emigrazione italiana.</p><p>La tragedia di Marcinelle in Belgio l’8 Agosto del 1956 fu uno dei piu’ grandi disastri minerari della storia dove morirono 136 italiani. Ma non e’ solo Marcinelle che ricordiamo oggi, ricordiamo tutte le stragi sul lavoro di tanti emigranti italiani nel mondo come qui in Nord America 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐠𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐧𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐌𝐨𝐧𝐨𝐧𝐠𝐚𝐡 𝐢𝐧 𝐖𝐞𝐬𝐭 𝐕𝐢𝐫𝐠𝐢𝐧𝐢𝐚 del 1907 dove morirono ben 171 italiani, in gran parte dal Molise, Calabria, Abruzzo, nella grande ondata di immigrazione verso gli Stati Uniti conseguente all’abolizione della schiavitù e alla 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐨𝐝𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐢𝐦𝐢𝐥𝐢 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥o 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐚𝐯𝐢𝐬𝐦𝐨."</p><p>
"Ringrazio la comunità italiana di Toronto e il Comites per organizzare ogni anno questa commemorazione, l’unica che ancora oggi si svolge in Nord America - un segnale per ricordarci di 𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐞𝐦𝐢𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚." ha dichiarato l'On. Christian Di Sanzo - eletto nella Ripartizione Nord e Centro America.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-17776394100425536822023-08-09T09:27:00.004-07:002023-08-09T09:32:01.119-07:00La NIAF ottiene lo Status Consultivo Speciale presso l'ECOSOC dell'ONU<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6dn4HvkgTkb2akfZSUGVJJWxSvZiRIuKGmM2BX_ZebBrKtdQgVCDoUK_H_8zUfNfhgkXZ1QBz52WG5OoM97wN1CZcWYwnWGfuRV3xqGLktQbGByi8MWwJfANhKRVXsAh9xGtoTfHwdLaBSQHS-nJ_y4WC-Mg4GTuFc47rjiwDfozxSOkJQYS-5wSs6rYp/s1600/IMG_0616.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="966" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6dn4HvkgTkb2akfZSUGVJJWxSvZiRIuKGmM2BX_ZebBrKtdQgVCDoUK_H_8zUfNfhgkXZ1QBz52WG5OoM97wN1CZcWYwnWGfuRV3xqGLktQbGByi8MWwJfANhKRVXsAh9xGtoTfHwdLaBSQHS-nJ_y4WC-Mg4GTuFc47rjiwDfozxSOkJQYS-5wSs6rYp/s1600/IMG_0616.jpeg"/></a></div>
<p>La National Italian American Foundation (NIAF) ha annunciato il riconoscimento ufficiale come organizzazione non governativa (ONG) con lo Status Consultivo Speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). Questo status permette alla NIAF di impegnarsi attivamente con l'ECOSOC e vari organi dell'ONU come organizzazione della società civile. Il prestigioso riconoscimento segna una tappa significativa nell'impegno della NIAF nel promuovere il patrimonio italiano, la cultura e favorire un cambiamento positivo a livello globale.</p>
<p>"Siamo estremamente onorati di ottenere lo status consultivo da parte dell'ECOSOC delle Nazioni Unite. Questa distinzione è una testimonianza dell'impegno continuo della NIAF nell'empowerment della comunità italoamericana e nel coinvolgimento in progetti internazionali di impatto che sostengono la crescita sociale e culturale", ha dichiarato Robert E. Carlucci, Chairman della NIAF. "Mentre intraprendiamo questo nuovo capitolo, non vediamo l'ora di unirci alla rete mondiale delle Nazioni Unite per difendere cause importanti e plasmare una crescita costruttiva per tutti. Non vediamo anche l'ora di amplificare il prezioso lavoro delle numerose agenzie delle Nazioni Unite con sede in Italia, tra cui la Food and Agriculture Organization (FAO), il World Food Programme (WFP) e l'International Fund for Agricultural Development (IFAD), solo per citarne alcune".</p>
<p>Lo Status Consultivo Speciale concede alla NIAF l'accesso alle procedure e ai meccanismi dell'ECOSOC. I rappresentanti della NIAF potranno partecipare alle riunioni, intervenire negli eventi, fornire testimonianze di esperti, contributi e collaborare a progetti che promuovono la missione dell'ECOSOC, amplificando allo stesso tempo la voce della NIAF su una piattaforma internazionale. Inoltre, rafforzerà il ruolo della NIAF come difensore globale della diversità culturale e metterà in evidenza le problematiche che riguardano gli italoamericani, condividendo soluzioni comunitarie alle sfide globali.</p>
<p>"Questo nuovo status ci permette di essere una voce ancora più forte per la comunità italoamericana e un collegamento tra l'ONU e i gruppi della diaspora italiana che cercano un dialogo interculturale", ha dichiarato il presidente della NIAF, Robert Allegrini. "Siamo entusiasti di portare la nostra prospettiva unica al lavoro importante dell'ONU, attingendo ai valori, alle tradizioni e al forte orgoglio etnico degli italoamericani".</p>
<p>Negli anni, la NIAF si è affermata come la principale organizzazione italoamericana impegnata nella conservazione e promozione del patrimonio italiano, nel sostegno all'istruzione, nella promozione degli scambi culturali sia a livello nazionale che internazionale e nel rafforzamento dei legami tra gli Stati Uniti e l'Italia.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-79638906044333703162023-08-07T08:39:00.002-07:002023-08-07T08:39:59.393-07:00La NIAF e la città di Genova si uniscono per promuovere la cultura tra Italia e Stati Uniti
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUEaL3qw0Mw5GcpcJTo-Cp_DKmDuaGwZh0qvDoK6XvYEWzdf69tJ_l2H0Gtgcfe8wwwtr6JCfBTBCHMkdE22uBHAmP3QZkub4CsN2jTAXbwJGuQ4tFxEMauaPQTCSGYqqyF2CexUrBVEo0YX4ydmG_iq4-rFN2XEv-U7oxvWoagNVbKY-3MSkNo0LWEer2/s1200/IMG_0611.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="595" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUEaL3qw0Mw5GcpcJTo-Cp_DKmDuaGwZh0qvDoK6XvYEWzdf69tJ_l2H0Gtgcfe8wwwtr6JCfBTBCHMkdE22uBHAmP3QZkub4CsN2jTAXbwJGuQ4tFxEMauaPQTCSGYqqyF2CexUrBVEo0YX4ydmG_iq4-rFN2XEv-U7oxvWoagNVbKY-3MSkNo0LWEer2/s16000/IMG_0611.jpeg" /></a></div><p>La National Italian American Foundation (NIAF) e la città di Genova hanno siglato un accordo di collaborazione triennale finalizzato alla promozione dell'educazione, della ricerca, degli scambi culturali e della crescita economica nei rispettivi paesi. Questa partnership strategica arricchisce ulteriormente la lunga relazione tra gli Stati Uniti e l'Italia attraverso iniziative congiunte e programmi collaborativi.</p>
<p>Il Memorandum of Understanding (MOU) sottoscritto dalle due organizzazioni sancisce l'impegno condiviso delle parti nel perseguire le rispettive missioni e raggiungere obiettivi comuni.</p>
<p>Riconoscendo il profondo impatto del viaggio storico di Cristoforo Colombo, nativo di Genova, alle Americhe nel 1492, la NIAF e la città di Genova guideranno gli sforzi per coltivare una comprensione completa di Colombo e del suo duraturo lascito. Accademici e professori di spicco specializzati negli studi su Colombo parteciperanno a programmi di scambio di conoscenze, mentre una conferenza biennale a Genova esplorerà l'effetto continuo dell'esplorazione di Colombo.</p>
<p>Inoltre, per quanto riguarda il prestigioso “Premio Paganini”, le due organizzazioni si uniranno per pubblicizzare il rinomato Concorso Internazionale di Violino nei rispettivi paesi. Il premio, intitolato al maestro violinista genovese Niccolò Paganini, celebra i talenti eccezionali dei musicisti di tutto il mondo.</p>
<p>Riconoscendo l'influenza profonda dell'emigrazione italiana sull'Italia stessa e i contributi significativi apportati dalla diaspora italiana ai loro paesi adottivi, la NIAF e la città di Genova collaboreranno per promuovere il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana che si trova a Genova, in onore del ruolo che la città portuale ha svolto nel trasporto di emigranti italiani in destinazioni in tutto il mondo.</p>
<p>"Questo accordo con Genova espanderà la portata della NIAF e fornirà nuovi modi per condividere la cultura italiana su entrambi i lati dell'Atlantico", ha dichiarato il presidente della NIAF, <b>Robert Allegrini</b>. "Come luogo di nascita di Colombo, Genova ha un significato profondo per gli italoamericani e siamo onorati di consolidare il nostro impegno nel preservare il nostro ricco patrimonio italiano". Il sindaco di Genova, <b>Marco Bucci,</b> ha ribadito questo sentimento, dicendo: "Genova valuta i suoi legami storici con gli Stati Uniti e la vivace comunità italoamericana. Non vediamo l'ora di aumentare la collaborazione attraverso questa partnership con la NIAF".</p>
<p>La NIAF servirà come agente esclusivo per Genova negli Stati Uniti, garantendo il successo del raggiungimento degli obiettivi del MOU.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-9274267608804967132023-08-05T01:02:00.005-07:002023-08-17T02:21:56.874-07:00Lorenzo Galanti nominato nuovo Direttore Generale dell'ICE<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgST7Ld63w04ysBmKhgU3z9dQQRWNs8XYqt_0UKGN1tZBVaHYj_SEUglh3-B26goH3jq0zCDw-Qvx2OCYUeIrO6SbCk-zuBLx5eDpogyLHUrFukxpGqpinsmCRBuPj08DpegL8uwI6l9saGt5g-PKD0faxbdah88U-IDNBmh8Kajs84tAPfXqzvCFI07P0Q/s1600/Galanti-ice.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="410" data-original-width="584" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgST7Ld63w04ysBmKhgU3z9dQQRWNs8XYqt_0UKGN1tZBVaHYj_SEUglh3-B26goH3jq0zCDw-Qvx2OCYUeIrO6SbCk-zuBLx5eDpogyLHUrFukxpGqpinsmCRBuPj08DpegL8uwI6l9saGt5g-PKD0faxbdah88U-IDNBmh8Kajs84tAPfXqzvCFI07P0Q/s1600/Galanti-ice.jpeg"/></a></div>
<p>Lorenzo Galanti è stato nominato come nuovo Direttore Generale dell'ICE, l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, su proposta del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. Galanti subentra a Roberto Luongo, che ha ricoperto la carica dal novembre 2018.</p>
<p>Galanti è nato a Stoccarda il 30 gennaio 1968 e si è laureato alla Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze. Ha iniziato la sua carriera presso la Direzione Generale delle Relazioni Culturali nel 1994, diventando successivamente membro della segreteria della stessa direzione. Nel 1997 è stato nominato secondo segretario commerciale a Damasco e poi primo segretario di legazione, venendo confermato nella stessa sede con funzioni di Primo Segretario Commerciale e Segretario di Legazione.</p>
<p>Nel 2001 si è trasferito a Dakar, in Senegal, in qualità di primo segretario, venendo poi confermato nella stessa sede con funzioni di Consigliere. Nel 2005 è entrato a far parte della Direzione Generale del Personale. Nel 2008 è diventato Consigliere di Ambasciata, primo consigliere commerciale a Washington e Capo della Segreteria del Sottosegretario di Stato nel 2014. Nel 2016 è stato nominato Ministro Plenipotenziario e confermato Capo della Segreteria del Sottosegretario di Stato. Il suo ultimo incarico prima di assumere la direzione dell'ICE è stato quello di Ambasciatore a Bangkok ed accreditato, con credenziali di Ambasciatore, anche a Phnom-Penh, in Cambogia, e a Vientiane, Laos, nel 2018.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-88582261842447760082023-08-04T01:10:00.003-07:002023-08-23T11:47:08.114-07:00Il deputato Christian Di Sanzo chiede maggiori risorse per l'editoria italiana all'estero<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif8t19nX1Qgku4nRGl1udZbneAL0fOUhb0FhRhqxhM5qhWGuKIE-O9D8r28khJiumlsOPao6viEK9ERZOyljH5ZNVxye3cHCilPWXU_MXYH2s1O-2ljYWf-5szALGMP4N4L7LGOaiQk4q_LFBmyrgJatEO8cCh_SejrilR_op3Mpope-tfNRcxfDVC6cZg/s1600/IMG_0594_restored.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="576" data-original-width="810" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif8t19nX1Qgku4nRGl1udZbneAL0fOUhb0FhRhqxhM5qhWGuKIE-O9D8r28khJiumlsOPao6viEK9ERZOyljH5ZNVxye3cHCilPWXU_MXYH2s1O-2ljYWf-5szALGMP4N4L7LGOaiQk4q_LFBmyrgJatEO8cCh_SejrilR_op3Mpope-tfNRcxfDVC6cZg/s1600/IMG_0594_restored.jpeg"/></a></div>
<p>L'incontro "Raccontare l'Italia oltre la Frontiera" ha rappresentato un momento importante di riflessione sul ruolo e la funzione dell'editoria italiana all'estero. Il deputato Christian Di Sanzo, eletto in Nord e Centro America, ha portato la sua esperienza e la sua visione, sottolineando come l'informazione per gli italiani all'estero sia cambiata nel tempo.</p>
<p>In passato, infatti, gli italiani all'estero si informavano attraverso i mezzi di informazione locali. Oggi, invece, la nuova emigrazione utilizza sempre di più i mezzi di informazione italiani direttamente, intrattenendo un rapporto diretto con i mezzi di informazione italiani. Questo nuovo scenario rende fondamentale rivedere l'editoria italiana all'estero come fulcro dell'informazione delle comunità e delle rappresentanze diplomatico-consolari, fornendo una informazione locale che le testate nazionali non possono dare.</p>
<p>Per questo motivo, il deputato ha chiesto di dedicare maggiori risorse all'editoria italiana all'estero, che diventa così una vera e propria promotrice del sistema paese all'estero. Inoltre, Di Sanzo ha evidenziato come ci sia una grande disparità sui pareri che vengono dati dai Comites e dalle Ambasciate italiane all'estero in merito alla qualità del prodotto.</p>
<p>Per risolvere questo problema, il deputato ha chiesto di strutturare dei criteri guida per aiutare i Comites a esprimere un parere oggettivo e centralizzare in maniera comparativa la valutazione della qualità delle testate, così da bilanciare il parere delle rappresentanze all'estero e dare coerenza.</p>
<p>Infine, il deputato ha sottolineato l'importanza di valorizzare anche i mezzi online, che spesso svolgono un lavoro essenziale, soprattutto negli Stati Uniti e nel Centro America, dove non ci sono importanti reti di distribuzione di carta stampata come in Canada. In conclusione, l'incontro si è rivelato un momento importante per riflettere sul ruolo dell'editoria italiana all'estero e per discutere delle azioni da intraprendere per valorizzare il lavoro delle testate locali e promuovere l'Italia all'estero.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-88459586981276458932023-08-04T00:41:00.005-07:002023-08-04T00:42:16.105-07:00Primo incontro della Sezione Interparlamentare di Amicizia Italia-Australia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNX8ugNi_TQELjDD4gUVuQezR55iUr58joJvohzz6toaiksgnFplC7p-tzhzHW2boB4niyOb-xlkGVx6tF193nag_d3skmCqo91_t3Fcqi0L8O93Me7Pwq6nSvNJblNyCyzHC1leD5x4HSNKsEbZiDgL0vOjLdcLwbPVYZloJ7Gr_V7jnS1X7vv9BchXG6/s717/IMG_0593.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="535" data-original-width="717" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNX8ugNi_TQELjDD4gUVuQezR55iUr58joJvohzz6toaiksgnFplC7p-tzhzHW2boB4niyOb-xlkGVx6tF193nag_d3skmCqo91_t3Fcqi0L8O93Me7Pwq6nSvNJblNyCyzHC1leD5x4HSNKsEbZiDgL0vOjLdcLwbPVYZloJ7Gr_V7jnS1X7vv9BchXG6/s16000/IMG_0593.jpeg" /></a></div><p>L'Italia e l'Australia stanno cercando di intensificare l'interscambio sociale, culturale ed economico-finanziario attraverso la firma di un Free Trade Agreement. Questo è stato uno degli argomenti di discussione del primo incontro ufficiale tra la Sezione Interparlamentare di Amicizia Italia-Australia, presieduta dal Senatore del Pd eletto in Australia, Francesco Giacobbe, e della quale fa parte anche il deputato Nicola Carè, e la corrispettiva australiana che raccoglie i parlamentari amici dell'Italia. </p>
<p>All'incontro erano presenti entrambi i copresidenti del gruppo australiano, il Senatore laburista Raff Ciccone e il deputato liberale James Stevens MP, dimostrando che l'interesse per lo sviluppo di rapporti stretti con l'Italia è una volontà bipartisan che va al di là del colore dei governi.</p>
<p>Il Senatore Giacobbe ha spiegato che durante l'incontro si è convenuto sull'importanza della diplomazia parlamentare e sulla necessità di organizzare visite ufficiali governative e parlamentari per rinsaldare ulteriormente i rapporti bilaterali. Inoltre, sono stati individuati temi di reciproco interesse sui quali si lavorerà da subito anche con il contributo degli altri parlamentari italiani e australiani che aderiscono alle sezioni di amicizia.</p>
<p>All'incontro era presente anche l'ambasciatore italiano in Australia, Paolo Crudele, con cui si è discusso dell'importanza di risolvere la questione legata al taglio dei fondi per l'insegnamento della lingua italiana all'estero. Il Senatore Giacobbe ha concluso dicendo che c'è tanto lavoro da fare e che continueranno a farlo per difendere gli interessi legittimi degli italiani all'estero e dell'Italia.</p>
<p>L'accordo di libero scambio potrebbe portare a una maggiore cooperazione tra i due paesi in diversi settori, come l'agricoltura, il turismo, l'energia, la tecnologia e l'istruzione, creando così nuove opportunità per le imprese e migliorando la qualità della vita dei cittadini. La firma dell'accordo potrebbe rappresentare un importante passo avanti per la relazione bilaterale tra Italia e Australia.</p>TWS Associationhttp://www.blogger.com/profile/05652974738968510961noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4722740902954438003.post-74319186903206414602023-07-11T01:20:00.001-07:002023-07-11T01:20:38.563-07:00Nel giorno della commemorazione della canonizzazione di Santa Madre Cabrini, l’autore della biografia di Sellaro riceve targa da Suor Azevedo Da Silva<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTL-eZvzPvdbadBtqexuho_sxXOPJmwbBTrtq6nju38N5J9pyogKAInm3lBJInziaL686pXYhdmUuCe3jrzzTSf4Jtm8wtaj6WA76pS33qQpaYYl0ZzXGZAvYL1J1w0cWiYQttrsPSNe6GzMfQBcDM384Z_yVn7Fq1iSEtdXm5FTVLhIpGM1myD69aBcg/s1600/IMG_0359.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" data-original-height="1252" data-original-width="1560" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTL-eZvzPvdbadBtqexuho_sxXOPJmwbBTrtq6nju38N5J9pyogKAInm3lBJInziaL686pXYhdmUuCe3jrzzTSf4Jtm8wtaj6WA76pS33qQpaYYl0ZzXGZAvYL1J1w0cWiYQttrsPSNe6GzMfQBcDM384Z_yVn7Fq1iSEtdXm5FTVLhIpGM1myD69aBcg/s1600/IMG_0359.jpeg"/></a></div>
<p>Nella giornata dedicata alla celebrazione della canonizzazione di Santa Francesca Saverio Cabrini, la Superiora Generale Suor Maria Eliane Azevedo Da Silva ha donato una targa raffigurante la fondatrice dell’ordine delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù a Carmelo Cutuli, autore della biografia di Vincenzo Sellaro e fondatore del capitolo di Roma dell’Order Sons and Daughters of Italy in America.</p>
<p>La figura di Santa Cabrini, che ha dedicato la sua vita a sostenere la comunità degli italiani emigrati in America, si è spesso intersecata con quella di Vincenzo Sellaro, il medico siciliano che ha fondato i Figli d’Italia in America e ha curato centinaia di emigrati italiani durante la sua carriera medica negli Stati Uniti.</p>
<p>Sellaro istituì, agli inizi del XX secolo, un consiglio di medici bilingue per affrontare il problema della barriera linguistica tra i pazienti italiani e il personale medico americano anche contribuendo alla creazione di un ospedale dove la lingua parlata fosse l’italiano. L’ospedale, il Columbus Italian Hospital, fu finanziato principalmente dalle società di mutuo soccorso italo-americane di New York e aperto nel 1902. Sellaro ne divenne il capo del reparto ginecologico dell’ospedale, lavorando in stretta collaborazione con le Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù.</p>
<p>Il Columbus Italian Hospital, in seguito, incorporò l’Italian Hospital per formare il Cabrini Medical Center di Gramercy, Manhattan, che ha continuato la tradizione di assistere la comunità degli italiani emigrati in America. Tuttavia, a causa della chiusura del pronto soccorso, il Cabrini Medical Center chiuse definitivamente i battenti nel 2008.</p>
<p>Nonostante la chiusura del centro medico, la memoria di Santa Cabrini e di Vincenzo Sellaro continua a vivere attraverso le organizzazioni che hanno fondato e il lavoro che hanno svolto per sostenere la comunità degli italiani emigrati in America. La donazione della targa a Cutuli è un segno tangibile dell’importanza della loro eredità e della loro capacità di ispirare e guidare le future generazioni di italo-americani.</p>Carmelo Cutulihttp://www.blogger.com/profile/10916378424953576225noreply@blogger.com0