Segnali di ottimismo alle prime grandi fiere americane in presenza, affollate da imprese italiane. La buona accoglienza riservata agli espositori italiani al Winter Fancy food show ed altre fiere nordamericane è indice dell’alta reputazione del made in Italy negli Stati Uniti, che genera un business di assoluto rilievo.
Il felice momento dell’export italiano negli USA è confermato anche dai dati. Secondo le rilevazioni delle dogane Usa recentemente diffuse dall'US Department of Commerce e rilanciate dalla nostra Ambasciata a Washington, le esportazioni italiane negli Usa tra gennaio e novembre 2021 sono cresciute del 25,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente: un aumento superiore sia alla media Ue (+6,5%) sia a quello italiano pre-pandemico (+6,1% sul 2019). L'obiettivo è superare la soglia dei 60 miliardi di dollari. L’export italiano era andato vicino a questo traguardo nel 2019, con 59,5 miliardi di dollari di valore di esportazioni, scese poi a 49,5 del 2020 per la prolungata pandemia.
A tirare la volata, nei primi 11 mesi del 2021, sono i settori: moda e accessori (+59,8%) in forte rialzo dopo il calo del -14,8% registrato nel 2020; seguono semilavorati e componenti (+46,0%), arredamento ed edilizia (+34,0%) e meccanica (+29,4%).
L’Italia è il primo fornitore americano per molte sue specialità tipiche, come pasta, olio di oliva, formaggi, aceto balsamico, acque minerali, gelato. Secondo l’Italian Trade Commission di New Yorkm vanno bene anche alimenti e bevande, che a ottobre 2021 hanno fatto registrare un aumento del +21,4%.
Il felice momento dell’export italiano negli USA è confermato anche dai dati. Secondo le rilevazioni delle dogane Usa recentemente diffuse dall'US Department of Commerce e rilanciate dalla nostra Ambasciata a Washington, le esportazioni italiane negli Usa tra gennaio e novembre 2021 sono cresciute del 25,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente: un aumento superiore sia alla media Ue (+6,5%) sia a quello italiano pre-pandemico (+6,1% sul 2019). L'obiettivo è superare la soglia dei 60 miliardi di dollari. L’export italiano era andato vicino a questo traguardo nel 2019, con 59,5 miliardi di dollari di valore di esportazioni, scese poi a 49,5 del 2020 per la prolungata pandemia.
A tirare la volata, nei primi 11 mesi del 2021, sono i settori: moda e accessori (+59,8%) in forte rialzo dopo il calo del -14,8% registrato nel 2020; seguono semilavorati e componenti (+46,0%), arredamento ed edilizia (+34,0%) e meccanica (+29,4%).
L’Italia è il primo fornitore americano per molte sue specialità tipiche, come pasta, olio di oliva, formaggi, aceto balsamico, acque minerali, gelato. Secondo l’Italian Trade Commission di New Yorkm vanno bene anche alimenti e bevande, che a ottobre 2021 hanno fatto registrare un aumento del +21,4%.
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