Nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata a Startupper Magazine, Francesco Isola, managing director di Rif Line (www.riflinegroup.com)...
ROMA, lunedì 7 maggio 2018 (MERCURPRESS.IT) - Nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata a Startupper Magazine, Francesco Isola, managing director di Rif Line (www.riflinegroup.com), societĂ internazionale di logistica con base in Italia, ha dichiarato "ritengo che chi in tempi di globalizzazione ritiene di poter semplicemente alzare delle barriere per tutelare il proprio mercato e le proprie aziende, abbia una visione davvero ristretta. E non intendo sul piano “culturale” ma proprio sul piano pratico: il sistema produttivo è oggi fortemente interconnesso a livello internazionale, molte aziende Usa producono in realtĂ in Cina o in altri paesi, utilizzando componenti spesso realizzati da altri paesi ancora. E questo vale per tutte le nazioni “avanzate”. Mettere dazi rischio di essere una mossa semplicemente molto poco avveduta, che può penalizzare fortemente anche le aziende della propria nazione. Le guerre commerciali quindi non hanno alcun senso.”
Nel corso dell’intervista, Isola, affronta inoltre il tema della crescente digitalizzazione ed i suoi effetti sul commercio internazionale “Se la digitalizzazione, la tracciabilitĂ delle spedizioni, la velocitĂ , sono elementi strategici e lo saranno sempre piĂą in futuro, questi non potrĂ mai prescindere dalla capacitĂ delle compagnie di logistica di essere fisicamente presente nel principali scenari del commercio internazionale, per assistere, per risolvere le problematiche burocratiche o di dogana, per consigliare i clienti e quindi rendere piĂą facile il loro lavoro. Credo sia fondamentalmente errato pensare che il digitale renda inutile il lavoro offline delle persone, degli esperti, dei consulenti. Certo, occorre guardare a questa presenza fisica non piĂą solo e tanto come forza manuale, ma come opportunitĂ evoluta.”
“E’ quindi facile - conclude il manager - per me tracciare delle linee per lo sviluppo futuro: l’e-commerce pur non sostituendo il commercio tradizionale p quello della grande distribuzione, di fatto li cambierĂ radicalmente. Proprio per questo chi sia occupando logistica deve fin d’ora comprendere queste trasformazioni in atto, sopratutto puntando sull’innovazione.”
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Immagini a corredo:
Nel corso dell’intervista, Isola, affronta inoltre il tema della crescente digitalizzazione ed i suoi effetti sul commercio internazionale “Se la digitalizzazione, la tracciabilitĂ delle spedizioni, la velocitĂ , sono elementi strategici e lo saranno sempre piĂą in futuro, questi non potrĂ mai prescindere dalla capacitĂ delle compagnie di logistica di essere fisicamente presente nel principali scenari del commercio internazionale, per assistere, per risolvere le problematiche burocratiche o di dogana, per consigliare i clienti e quindi rendere piĂą facile il loro lavoro. Credo sia fondamentalmente errato pensare che il digitale renda inutile il lavoro offline delle persone, degli esperti, dei consulenti. Certo, occorre guardare a questa presenza fisica non piĂą solo e tanto come forza manuale, ma come opportunitĂ evoluta.”
“E’ quindi facile - conclude il manager - per me tracciare delle linee per lo sviluppo futuro: l’e-commerce pur non sostituendo il commercio tradizionale p quello della grande distribuzione, di fatto li cambierĂ radicalmente. Proprio per questo chi sia occupando logistica deve fin d’ora comprendere queste trasformazioni in atto, sopratutto puntando sull’innovazione.”
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